Milan Design Week 2025: le novità tra Fuorisalone e Salone del Mobile

Milan Design Week 2025: le novità tra Fuorisalone e Salone del Mobile

Dal 7 al 13 aprile, la Milan Design Week 2025 ha trasformato la città in un laboratorio aperto, dove architettura, arte e arredo hanno dialogato tra palazzi storici e spazi industriali.

Abbiamo visitato alcune delle istallazioni più significative del Fuorisalone 2025, tra concept visionari, materiali innovativi e allestimenti spettacolari. Il Salone del Mobile a Rho Fiera con l’anno dedicato a Euroluce ha svelato prodotti trasversali che interpretano la luce come elemento fisico in grado di plasmare lo spazio.

Ecco una selezione dei progetti da non perdere secondo noi.

Louis Vuitton – Objets Nomades a Palazzo Serbelloni

Alla Milan Design Week 2025, Louis Vuitton torna a stupire con una collezione che unisce arte, design e sperimentazione. L’esposizione a Palazzo Serbelloni racconta il mondo della Home Collection attraverso cinque tematiche – Objets Nomades, Signature, Giochi, Decoration, Art de la Table – interpretate da designer e architetti di fama internazionale. I pezzi in mostra si distinguono per l’eleganza formale, l’uso raffinato del colore e una cura estrema del dettaglio.

Tra le creazioni più iconiche spiccano l’High Tea Trunk, mobile-contenitore dall’estetica rétro, e un’interpretazione ludica del design con il calcio balilla e il flipper, dove materiali pregiati e colori tenui trasformano il gioco in opera d’arte.

Il percorso espositivo include anche un omaggio a Fortunato Depero, con oggetti tessili ispirati al suo archivio, e si conclude con un’immersione nella cultura brasiliana. Quattro sedute sospese evocano creature mitologiche dell’Amazzonia, trasformando materiali e colori in un racconto poetico e onirico.

Un’esposizione che conferma la capacità del brand di esplorare nuove frontiere dell’abitare, dove ogni pezzo arreda e racconta al tempo stesso una storia unica.

Nel cortile esterno, un omaggio a Charlotte Perriand riproduce un’abitazione con arredi minimali e funzionali, in acciaio cromato e inserti tessili. Questi ultimi, riprendono le grafiche di Charlotte ispirate alla natura con una predilezione per gli ambienti montani.

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Elle Decor – ALCHEMICA a Palazzo Bovara

Elle Decor presenta ALCHEMICA, un progetto scenografico che esplora il tema dell’abitare contemporaneo con un allestimento immersivo all’interno di Palazzo Bovara. Le stanze si susseguono come atti teatrali, in un percorso che stimola i sensi e invita a riflettere sull’identità mutevole degli spazi domestici.

Il viaggio inizia nel vestibolo, dove moduli in pelle vegana rivestono pareti scure e materiche, introducendo la galleria introduttiva dalle luci teatrali e dalle sedute rivestite in ecopelliccia. Il passaggio si fa sempre più onirico con il corridoio rosso scandito da neon a soffitto e l’iconico tappeto a freccia di CC-Tapis.

Al centro dell’esposizione, la figura simbolica della pietra filosofale guida il racconto, tra suggestioni mitologiche e trasformazioni materiche. Ogni ambiente incarna una fase del processo alchemico: dalla cucina Nigredo, dominata da volumi scultorei in pietra nera e onice, al bagno ocra con superfici in pietra lavica smaltata e tecnologie integrate a scomparsa.

La fase finale della trasformazione trova espressione nella zona relax, sospesa e luminosa, fino a sfociare nel giardino incantato che conclude l’esperienza.

Con ALCHEMICA, Elle Decor propone una visione dell’abitare che va oltre la funzionalità: una narrazione sensoriale, quasi spirituale, dove luce, materia e simbologia dialogano in armonia

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Marie Claire maison – La casa dell’architetto alla GAM

All’interno delle sale storiche della Galleria d’Arte Moderna per la Milan Design Week 2025, Marie Claire Maison propone un’interpretazione intima e contemporanea dell’abitare. La casa dell’architetto si sviluppa in quattro ambienti che pongono al centro la persona e il suo benessere, tra stimoli sensoriali e riflessioni sui gesti quotidiani.

L’ingresso, luminoso e rivestito di tessuti gialli, accoglie il visitatore in un’atmosfera avvolgente e calda. A seguire, la Tinder Room reinterpreta il concetto di camera da letto: due letti singoli uniti da un filo simbolico di frange inferiori esprimono un nuovo modo di condividere lo spazio, privilegiando la qualità del riposo individuale. I toni verdi e l’ambientazione da sottobosco creano un’oasi di calma e connessione con la natura.

Il bagno si trasforma in luogo di rigenerazione: pareti specchiate e sfumature rosate danno forma a un ambiente immersivo dove la cura del sé si fa architettura. Chiude l’allestimento un’area relax, pensata per offrire ai visitatori un momento di pausa e introspezione, anche nel cuore della settimana più intensa del design milanese.

Una casa che accoglie e protegge, in cui l’architettura diventa strumento per migliorare la qualità della vita quotidiana.

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EDRA a Palazzo Durini

L’esposizione di Edra a Palazzo Durini affascina per la sua eleganza scintillante, con una reinterpretazione dei modelli tradizionali del brand attraverso l’utilizzo di tessuti ispirati al mondo naturale. Pietre, gemme e minerali come amazzonite, quarzo bianco e onice si trasformano in rivestimenti preziosi per gli imbottiti, creando una vera e propria Via Lattea di cromie vivaci che catturano la luce. Argento, oro e oro chiaro donano agli arredi una luminosità intrinseca, grazie agli effetti di riflessione che li rendono quasi delle sculture luminose.

Anche l’outdoor è protagonista, con tessuti che evocano la natura, in un dialogo perfetto con il verde dei rampicanti che decorano il porticato di Palazzo Durini. Il contrasto tra i colori naturali degli imbottiti e l’ambiente circostante genera un’armonia visiva che sottolinea la bellezza organica e sofisticata della collezione.

In sintesi, l’esposizione Edra rappresenta una fusione di ricerca estetica e naturalezza, trasformando l’arredo in un’opera d’arte che incanta per la sua bellezza e per la qualità dei materiali impiegati.

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STAGING MODERNITY – Cassina, Teatro Lirico Giorgio Gaber

Con Staging Modernity, Cassina celebra i 60 anni delle sue iconiche collezioni firmate Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, proponendo durante la Milan Design Week 2025 un’esperienza immersiva che abbraccia tutte le forme d’arte. Questo tributo invita a riflettere sul dualismo tra modernismo e contemporaneo, e sul contrasto tra artificio e natura. La performance teatrale, ideata da Formafantasma e diretta da Fabio Cherstich, si svolge nella suggestiva cornice del Teatro Lirico Giorgio Gaber, unendo la musica, i testi e le riflessioni del filosofo Emanuele Coccia, dell’architetto e curatore Andrés Jaque, e dell’artista Feifei Zhou.

Al centro di questa riflessione ci sono non solo gli attori, ma anche gli arredi stessi di Cassina. La scelta rivoluzionaria, in passato, di sostituire la struttura in legno con il tubolare metallico, si inserisce in un’analisi più profonda sull’abitare e sul dialogo tra industriale e naturale. Il risultato è una scena frammentata e dinamica, in cui lo spazio scenico si distribuisce tra platea e palchi rialzati, con gli attori che condividono la scena con animali e con le iconiche sedute Cassina.

Hermès a La Pelota

Per la Milan Design Week 2025 Hermès propone un ambiente luminoso e minimalista, curato da Charlotte Macaux Perelman e Alexis Fabry. Le geometrie semplici e squadrate, rivestite in tessuto effetto intonaco bianco, sembrano fluttuare sopra il pavimento bianco, con luci vivide che sfumano dolcemente verso l’infinito.

In questa atmosfera sospesa, i pezzi della collezione home di Hermès si stagliano come punti di colore isolati. Un’attenzione particolare è rivolta alle lavorazioni artigianali, con una predilezione per le trasparenze. Tra i protagonisti, il tavolino Pivot di Tomás Alonso, realizzato in cedro giapponese curvato, sembra fluttuare in un movimento al tempo stesso circolare e traslato, con una base in vetro colorato che gioca su piani e incastri.

Anche i vasi e bicchieri della collezione, che combinano la tradizione della lavorazione del vetro con il cuoio cucito, si distinguono per la loro precisione artigianale.

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La prima notte di quiete, Dimorestudio x Loro Piana al Cortile della Seta

La prima notte di quiete è un’esperienza immersiva che inizia nel foyer di un cinema d’epoca, dove l’atmosfera ovattata invita al silenzio, creando un rispettoso distacco dal mondo esterno. La performance si svela in un ambiente buio, rivelato progressivamente da una danza di luci teatrali che guidano il visitatore attraverso gli spazi, tutti concepiti per risvegliare il senso del tatto.

I tessuti di Loro Piana Interiors sono i protagonisti assoluti, con materiali pregiati come il tessuto Altai di lana e cashmere, il velluto di cotone e il mohair, che definiscono ogni ambiente. La zona notte, composta da bagno, spogliatoio e camera da letto, è seguita da un viaggio ritroso che esplora il living, la sala da pranzo e infine l’ingresso.

L’installazione include arredi come il divano Snooker in cashmere, il tavolino Quarona in radica di noce e il tavolo Valsesia, con sedie Sciura in cashmere non tinto. L’attenzione ai dettagli, come gli inserti in ottone e la ricercatezza dei materiali, definiscono il carattere di ogni elemento. La prima notte di quiete è un’esperienza che trascende la descrizione: è un viaggio che deve essere vissuto per essere davvero compreso. Sicuramente, una delle installazioni protagoniste della Milan Design Week 2025.

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Bamboo Encounters, Gucci a Chiostri di San Simpliciano

Gucci celebra il bamboo alla Milan Design Week 2025 omaggiando il suo legame con la Maison e la sua “eredità intramontabile”. L’installazione reinterpreta questo materiale attraverso le mani di artisti e designer, creando una serie di opere che trasmettono leggerezza, eleganza e savoir-faire. L’installazione vive grazie anche al vento, che muove delicatamente le code degli aquiloni e interagisce con le canne di bamboo, animando il paravento PASSAVENTO e frammentando il rivolo d’acqua della scultura 1802251226.

Il bamboo, già protagonista nei manici curvi della Gucci Bamboo 1947, è stato reinterpretato attraverso sette opere contemporanee. Scaffolding di Laurids Gallée esplora il dualismo tra leggerezza e resistenza del materiale, mentre Hybrid Exhalations di Dima Srouji unisce il bamboo con il vetro soffiato palestinese, creando un incontro delicato ma profondo. Engraved di Sisan Lee riflette sull’estetica della sottrazione coreana, mentre bamboo assemblage n.1 collega la natura del bamboo con l’era industriale, creando un dialogo tra passato e presente.

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Frozen, Tokujin Yoshioka x Grand Seiko a Palazzo Landriani

Frozen è un omaggio alla natura e una riflessione sul concetto di tempo, un invito a custodire il nostro bene più prezioso. L’installazione include Acqua Chair, una sedia che si trasforma continuamente, cambiando colore, aspetto e forma con il passare delle ore, interagendo con la luce, il vento e la natura.

Creata da Tokujin Yoshioka, artista giapponese di fama internazionale, Frozen esplora il legame tra la natura e il tempo, un tema perfettamente in sintonia con i valori di Grand Seiko. Otto sedie, realizzate interamente in ghiaccio, vengono plasmate dal vento e scalfite dal sole, diventando opere uniche in continuo cambiamento, che evidenziano la natura nella sua forma più libera e autentica.

Nella sala interna, l’attenzione ai dettagli della cultura giapponese prende forma in una selezione di orologi Grand Seiko, realizzati con maestria dai takumi, artigiani esperti che incarnano il legame tra il tempo e la tradizione nipponica.

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LOEWE Teapot a Palazzo Citterio

Per la Milan Design Week 2025, Palazzo Citterio assiste ad un raffinato passaggio di testimone tra due grandi nomi della moda: da Dior a LOEWE. Il nuovo protagonista trasforma la cerimonia del tè in un rito creativo, grazie al progetto LOEWE Teapot, che coinvolge 25 tra artisti, designer e architetti internazionali.

L’oggetto simbolo della mostra è la teiera, rivisitata in forme sorprendenti e materiali i tradizionali della porcellana e gres. Ogni pezzo esposto è il risultato di una ricerca formale e concettuale: le teiere vengono plasmate, reinterpretate e decorate, fino a diventare vere e proprie sculture funzionali.

La mostra non si limita a un esercizio di stile: è anche una riflessione su ergonomia, artigianalità e sperimentazione materica. Il tutto è presentato su un lungo tavolo bianco, minimale e asettico, che attraversa la sala principale e valorizza al massimo l’esposizione.

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HYPER PORTAL, Michela Picchi x Glo For Art a Palazzo Moscova 18

I colori si fanno protagonisti in forma fluida, dinamica, cangiante, dell’installazione immersiva durante la Milan Design Week 2025 di Michela Picchi per Glo For Art . Un’installazione che coinvolge attivamente il pubblico, dalla cui interazione nasce l’opera stessa. Un flusso di colori in continuo mutamento che si trasformano al tocco dell’utente.

Il tema dei mondi connessi, che accomuna le installazioni di Brera Design District è qui interpretato attraverso un portale, il cui accesso stabilisce un’interconnessione con il mondo digitale. Facendosi co-protagonista dell’opera, lo spettatore instaura un legame con lo spazio virtuale andandolo a modificare e definire a proprio piacere.

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La luce come materia al Salone del Mobile di Fiera Milano, Rho

La Milan Design Week 2025 non è solo Fuorisalone, è anche Salone del Mobile a Rho Riera nell’anno dedicato alla luce! Cosa ci ha regalato?

Hinpan è la proposta fonoassorbente disegnata da Mandalaki Studio per Luce Plan. Una nuvola leggera dall’aspetto morbido e avvolgente, in cui un diffusore distribuisce la luce, che si rende così funzionale sia come luce spot sopra il tavolo pranzo, sia come fonte luminosa centrale per un intero ambiente.

Davide Groppi interpreta la luce con un invito a tornare bambini (consapevoli). RACE OF LIGHT è una pista di macchinine, ma anche un binario elettrificato componibile, che permette di dare sfogo alla fantasia. Le vetture sono punti luce colorati, che ancorate magneticamente sono pronte sulla linea di partenza a vivere la loro miglior gara.
Torna a stupire con MAGIA, in una nuova edizione a sospensione, in cui luce e trasparenza si sposano in un concetto di lampada che vuole incuriosire e stupire. La sorgente luminosa si nasconde dietro l’effetto ottico di una lente convessa, lasciando come unica traccia la propria scia luminosa.

Ferruccio Laviani cura lo spazio espositivo di Foscarini nello stand di Foscarini. Qui Francesca Lanzavecchia si diverte a progettare lo chandelier Tilia come un oggetto luminoso che assecondi i principi matematici e fisici in contesti naturali (la sequenza di Fibonacci e le strutture frattali in particolare). L’attenzione alla scelta dei materiali è estremamente ricercata: i diffusori in vetro borosilicato sabbiato opalino riescono a garantire illuminazione diffusa nonostante la forma contenuta e puntuale. Il riferimento al tema naturale avviene attraverso la ramificazione della struttura stessa.

Luce5 presenta il sottilissimo sistema di illuminazione integrata HYLEtech, derivato dallo studio dell’alluminio riciclato che viene plasmato al fine di realizzare un profilo in grado di emettere luce senza che la fonte luminosa sia chiaramente visibile. Il tutto, in una larghezza contenuta di soli 10mm. Una ricerca del Brand in ambito illuminotecnico che pone particolare attenzione al proprio impatto sostenibile.

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Davide Groppi Race of Light
Foscarini Tilia
Luce5 HYLETech

Bye bye Milan Design Week 2025

La Milan Design Week 2025 ha messo in scena un abitare sempre più emozionale, intimo, e consapevole. Al centro, non solo l’oggetto, ma l’atmosfera che riesce a generare. La materia diventa sperimentazione, la luce si fa fisica, il colore emoziona.
In questo intreccio di estetica e narrazione, ogni installazione rivela una possibilità diversa di interpretare il presente e immaginare il futuro.
Le luci dei riflettori si spengono su questa edizione, pronti ad illuminarsi nuovamente dal 21 al 26 aprile 2026. Al prossimo anno allora!

Nell’attesa dell’edizione 2026, possiamo sempre fare un viaggio nel passato della Milan Design Week tra Fuorisalone e Salone del Mobile, ripercorrendo le edizioni del 2024, 2023 e 2022!

Un articolo per Modulor: Precisione, competenza ed affidabilità

Un articolo per Modulor: Precisione, competenza ed affidabilità

É stato per noi un onore ricevere un articolo interamente dedicato a noi sul nostro giornale “L’Eco di Bergamo”. Firmato Tiziana Sallese, ci racconta attraverso i suoi occhi, e ringraziandola con orgoglio lo riportiamo qui sotto:

Ecco Geppetto dalle mani di fata. E i vip scelgono i mobili a Ranica.

 
Precisione, competenza e affidabilità. Sono queste le caratteristiche che chiedono i clienti stranieri a Carla Silvana Anesa, titolare dell’azienda Modulor di Ranica.

Un’azienda che in questi anni, anche grazie la discrezione con cui storicamente opera, ha prodotto e fornito gli arredi per l’abitazione dei VIP. Etoile del mondo della danza, attrici, modelle comici, tutti coloro che si affidano a Modulor sanno di poter contare sul massimo rispetto possibile della privacy. Il made in Italy dunque, oggi come non mai, varca i confini nazionali grazie all’affidabilità, all’attenzione e alla cura dei nostri artigiani.
Così Carla Silvana Anesa grazie al suo braccio destro, Bruno Pizzi, può vantare di aver firmato con il tratto distintivo della sua produzione, case, uffici e negozi sparsi in tutto il mondo.

“Modulor è sorta nel 1976 – racconta la Carla che ama farsi chiamare così, con il semplice nome di battesimo – quelli erano gli anni delle falegnamerie tradizionali, mentre noi siamo nati con l’intento preciso di realizzare tutto su misura. Da qui deriva anche il nome scelto per l’azienda, Modulor infatti e il nome della scala di proporzioni, basate sulle misure dell’uomo, inventata da Le Corbusier come linea guida di un’architettura a misura d’uomo”. Oltre a questa filosofia l’altro elemento irrinunciabile per Carla e Bruno (da più di vent’anni a Modulor, anche lui si fa chiamare con il suo nome di battesimo a cui però aggiunge “il falegname”) è il legno. È questo infatti la materiale principe delle loro produzioni. Che sia laccato, rivestito, abbinato all’acciaio, al vetro o a qualunque altro materiale, il regno resta il cuore dei loro manufatti.

“Il legno è la nostra anima”

“Il legno è la vera anima di tutto ciò che produciamo – sottolineano entrambi – proprio per la nostra capacità di trattare questo materiale la nostra produzione è così richiesta, anche sui mercati esteri dove il made in Italy non solo è apprezzato, ma richiesto espressamente”. E a questo proposito Carla e Bruno ricordano gli ultimi lavori realizzati in Vietnam: “abbiamo realizzato e allestito gli arredi di un negozio di alta moda, ‘il negozio del lusso’, tradotto in italiano. Chi ci ha commissionato il lavoro ci chiedeva continua conferma che tutto quanto veniva usato riportasse la dicitura “made in Italy”. Tutti materiali dovevano essere stati prodotti elaborati in Italia. La stessa richiesta c’è stata fatta per altri nostri allestimenti negli stati uniti“. Una realtà piccola ma il tempo stesso grande quella di Modulor, che si avvale della collaborazione di altre sette persone, oltre ad Alice (una laurea in disegno industriale), figlia di Carla.

Lavoro sotto l’uragano

E non è un caso se l’operosità bergamasca è conosciuta e apprezzata anche all’estero, infatti mentre a New York imperversava l’uragano Irene, Bruno lavorava all’11º piano di un grattacielo: “Dovevo consegnare gli uffici che stavo allestendo – racconta tranquillamente come se lavorare sotto un uragano fosse la cosa più normale al mondo – e dunque continuato in quello che stavo facendo. Certo, il rumore del vento e della pioggia si sentiva, ma quasi mi faceva compagnia. Ho capito che la tempesta era violenta dal laser per tracciare le linee rette. Non stava fermo!”. È proprio il caso di dirlo, niente nessuno ferma i nostri artigiani: “Non bisogna avere paura di niente – conferma Bruno- quello che non si riesce a fare da soli si fa insieme”.

 
Precisione, competenza ed affidabilità articolo Modulor