Work in progress di particolari complementi d’arredo

Work in progress di particolari complementi d’arredo

Due tavolini da caffè di varie altezze e una testiera retroletto. Dettagli e materiali scelti e studiati per complementi d’arredo unici.

 

COMPLEMENTI D’ARREDO

Laddove l’offerta, negli ultimi anni, di complementi d’arredo di qualsiasi genere e tipologia non manca e invade prepotentemente il mercato, ci ritroviamo ad avere sempre più richieste di piccoli elementi su misura.

Probabilmente in un mercato saturo, i nostri clienti sentono sempre più il bisogno di avere oggetti unici al loro fianco.

In questo caso abbiamo realizzato, su progetto di un prestigioso studio milanese, dei tavolini per la zona giorno e una testiera per la zona notte. Elementi d’arredo raffinati da mandare al di là della Manica.

 

L’OTTONE BRUNITO

Un materiale molto morbido e malleabile, per anni dimenticato e solo ora tornato di moda è l’ottone. La sua finitura al naturale e tonalità calda tendente al giallo è molto impattante e per questo difficile da abbinare a interni già stilisticamente caratterizzati. Motivo per cui molto spesso, si usano delle sue diverse finiture come la brunitura.

La brunitura è la colorazione superficiale di un metallo che viene praticata o attraverso bagni galvanici o con particolari vernici stabilizzanti. Entrambi i processi consentono di fornire sia una protezione contro l’ossidazione al metallo ma anche una diversa caratteristica cromatica.

L’ottone brunito risulta essere più scuro e variegato, ma non vira assolutamente al verde, come succede invece all’ottone ossidato.

Qui possiamo vedere degli splendidi tavolini realizzati con un profilo e una base in ottone brunito e al centro, una superficie in un delicato Lacobel rosa cipria e dello specchio anticato.

La base cilindrica di diversi diametri e altezze è stata verniciata di due tonalità, una grigio medio per il tavolo più alto e l’altra nera per quello più largo e basso.

 

complementi ottone brunito

TESTIERA

 

La testiera del retroletto invece è stata pantografata in uno stile che ricorda molto il Liberty di fine ‘800, caratterizzato da forme flessuose che riprendono la natura e la sua dolcezza.

La struttura in legno è stata poi verniciata di nero opaco e nella sua parte centrale è presente un inserto in paglia di vienna.

 

testiera complementi arredo

La bellezza dei progetti disegnati a mano

La bellezza dei progetti disegnati a mano

Nella corsa al progresso c’è ancora chi rimane legato all’arte del disegno manuale che preserva il suo fascino senza tempo. I progetti disegnati a mano trasmettono ancora autenticità e instaurano un rapporto quasi intimo.

L’ARTE DEL DISEGNO

Le nuove tecnologie hanno semplificato di molto la gestione della progettazione.

Ricordiamo ancora i tempi in cui tutti i disegni venivano fatti a mano: pianta, alzate e anche prospetti, ogni modifica comportava il ridisegno di tutte le viste e rotoli su rotoli di carta con revisioni di un solo progetto venivano impilati in un angolo.

C’erano tecnigrafi negli studi, si lavorava su fogli di carta trasparente così da poter velocizzare le nuove modifiche. Una volta terminato, con una macchina eliostatica a rulli, disseminando odore di ammoniaca in tutto lo studio, si trasferiva il disegno su di un rotolo di carta azzurrognolo pronto per essere rifilato e poi colorato a mano con acquarelli o pastelli.

Negli ultimi 15-20 anni abbiamo assistito a un cambiamento radicale. I programmi si sono evoluti a tal punto da realizzazione visioni tridimensionali che sembrano in tutto e per tutto vere fotografie dell’arredo. I professionisti che hanno preservato l’arte del disegno manuale sono rimasti ormai pochissimi.

Tra questi rari casi c’è lo studio dell’Architetto Pierluigi Fasoli e vogliamo condividere con voi i suoi progetti che conservano ancora il fascino di un tempo.

A questo link potete visionare le foto dell’interno progetto.

Qui sotto la planimetria della casa, suddivisa in zone e con una piccola spiegazione che richiama gli interventi svolti nelle diverse aree.

disegni a mano di progetto

Qui sotto invece il progetto della cucina e un prospetto acquarellato che ne definisce lo stile e i materiali. A lato il suggerimento visivo per i complementi d’arredo, in questo caso le sedie da abbinare al tavolo padronale. Infine una foto, in una vista leggermente diversa del realizzato finale.

Progetto a mano Cucina
cucina realizzata

Ed ecco anche la zona giorno, con il suo disegno minuzioso che vede nel dettaglio anche il candelabro al centro del tavolo nella zona pranzo. Lo accompagna l’immagine del soggiorno realizzato. Non presente nel disegno di progetto ma aggiunta a posteriori la particolare parete di fondo in mdf sagomato nero opaco. Al suo interno, con chiusura a scomparsa, la porta d’accesso dello studio, anch’essa rivestita della stessa finitura lignea.

Progetto a mano Zona Giorno
Realizzazione Zona Giorno

Per finire il progetto dello studio e l’immagine della sua realizzazione, in cui si è voluto recuperare un mobile libreria esistente, restaurato e dipinto di bianco per non appesantire troppo questi spazi rinfrescati e alleggeriti.

Progetto a mano Studio
Studio realizzato

Una cucina professionale in acciaio inox

Una cucina professionale in acciaio inox

Per gli appassionati dei fornelli invidiare Masterchef è un dato di fatto! Cucine attrezzatissime in acciaio inox, complete di tutti gli elettrodomestici coordinati fanno venir voglia di creare piatti deliziosi.

L’ACCIAIO INOX

È il materiale più utilizzato nelle cucine dei grandi chef, per questo oggi la cucina in acciaio è di grande tendenza.

La maggior parte degli elettrodomestici e dei piani cottura è completamente in acciaio o presenta comunque finiture inox riconoscibili. Avere una cucina monomaterica uniforma sicuramente l’ambiente in cui è inserita.

Resistente, durevole, igienico e brillante, l’acciaio possiede tutte le caratteristiche che servono a chi ama cucinare nell’ordine. Un rigore che invoglia a cucinare e rende ancora più professionale l’ambiente cucina, trasformandolo in un vero e proprio laboratorio di creazioni culinarie.

Attenzione però a non rendere la cucina troppo asettica! Per inserire una cucina industriale in un’ambiente famigliare è utile creare un progetto armonico che gli dia anche un po’ di personalità e

CONTESTO

La cucina che vi presentiamo si trova all’interno di una villa modernissima, situata ad Hanoi in Vietnam immersa in un giardino dalla flora rigogliosa. Un progetto contemporaneo nello stile e prezioso negli arredi, che puoi approfondire in questo articolo del nostro Portfolio.

L’intera struttura è stata realizzata con un involucro edilizio leggero, caratterizzato da ampie vetrate e sottili tiranti di ferro verniciato di bianco. Lo accompagnano passaggi esterni pavimentati in legno con coperture trasparenti.

La luce filtra ovunque e la struttura così industrializzata è coerente con il progetto dell’arredo interno e si sposa bene con la natura selvaggia esterna.

PROGETTO E REALIZZAZIONE

Il progetto di questa ampia e luminosa cucina è opera di un rinomato studio milanese, riuscito nell’arduo compito di bilanciare spazi e materiali. Un connubio armonico dallo stile industriale ma con l’anima di una cucina domestica.

In questa ampia stanza open space la cucina si divide in più componenti. Al centro si posiziona un’attrezzatissima isola centrale con piano cottura in vetroceramica. La affiancano due elementi cottura laterali con grill e teppanyaki alloggiati su di un top in marmo grigio chiaro.

Un’enorme cappa centrale copre l’intera superficie dell’isola. Arrivando verso la zona cucina la prima cosa che si nota è questo blocco monolitico centrale che viene illuminato dalla luce delle ampie vetrate retrostanti.

Sulla parte di sinistra è presente un elemento composto da due colonne frigorifere e un modulo di doppi forni. La parte alta dei vani a giorno è occupata da ripiani simmetrici centrali in lamiera.

Questo lato si specchia agli elementi sulla destra, dove è presente un altro frigorifero da incasso, una cantinetta vini e nuovamente dei ripiani a giorno nella parte superiore.

Interessante il mobile “bar” a lato della vetrata, composto da un mobiletto basso in acciaio inox a ripiani e un light box superiore. Da qui, una serie di porta bicchieri in tubi di metallo e plexiglass sono pronti ad accogliere un ampio servizio di calici di vino.

cucina professionale acciaio
cucina acciaio
elemento light box

Tavolo Omelette in versione Mini

Tavolo Omelette in versione Mini

Il Tavolo Omelette è nato come complemento d’arredo personalizzabile, le cui dimensioni di base si possono adattare, come in questo caso, alle esigenze dei clienti.

 

TAVOLO OMELETTE

Una breve descrizione del progetto:

Dall’esigenza di avere un appoggio asimmetrico nasce Omelette, un tavolo a penisola con una parte più larga e confortevole e una più stretta. La sagomatura rettilinea di quest’ultima permette anche un eventuale appoggio pratico a muro.

A differenza dei tavoli snack in produzione la sua forma sinuosa permette di avere più agio e ospitare più commensali.

Il tuorlo rotante ricorda i tavoli orientali. In questi prevale il desiderio di convivialità e condivisione, portando allo scambio e all’assaggio del cibo da parte di tutti i commensali.

Con un punto d’appoggio centrale e le gambe su ruote può essere spostato facilmente al centro della zona pranzo e poi riposizionato a riposo a muro.

A questo link un approfondimento sul progetto.

 

VERSIONE MINI

Il Tavolo Omelette è stato realizzato in diverse finiture. L’originale prevede un rivestimento della superficie bianca con una lastra di GetaCore® rifinita a 45° e il tuorlo centrale in laccato opaco arancione. Questo, che può eventualmente essere utilizzato anche come tagliere, ruota su di un supporto girevole e una struttura di sostengo composta da pilastro e due gambe su ruote in acciaio lucido.

Per contenere i prezzi, soprattutto della parte in acciaio lucido, è prevista una seconda versione in ferro verniciato texturizzato. Per quanto riguarda la superficie, la lastra di GetaCore® può essere sostituita da un Mdf laccato opaco texturizzato.

È la seconda versione è quella scelta da una coppia di clienti speciali di Napoli, che si sono innamorati del nostro progetto. Gli spazi ridotti, sommati alla preferenza per una finitura meno impattante ha fatto sì che la versione Mini sposasse a pieno le loro richieste.

È stato effettuato un lavoro di perfezionamento e personalizzazione del prodotto. La nicchia in cui era infatti previsto il tavolo Omelette era inferiore rispetto alle dimensioni originali di progetto. Per questo abbiamo ridimensionato la sagoma del tavolo mantenendo le proporzioni originali sia per quanto riguarda la linea grafica, sia per gli spazi ergonomici.

Il risultato è una deliziosa versione del tavolo in versione “Mini”. I commensali si riducono da 8 a 5, ma la forma da “uovo strapazzato” rimane. Il pilastro centrale e le gambe sono state verniciate di bianco e mentre le ruote sono in una versione di Rotola, prodotta da OgTm, di un formato più piccolo ma con le stesse finiture bianche e arancioni.

 

Tavolo Omelette in versione Mini
dettaglio gamba
dettaglio aggancio
Mini Omelette lato
Mini Omelette fronte