Design Week 2023: le nuove tendenze nell’edizione dei record

Design Week 2023: le nuove tendenze nell’edizione dei record

Milan Design Week 2023: l’anno dei record! Confermando le aspettative, questa edizione finalmente tornata nel mese di aprile registra il boom di visitatori e non solo addetti del settore.

Un’ottima occasione per scoprire le dimore storiche meneghine ed approcciarsi al mondo del design.

Dopo le edizioni 2021 e 2022, ancora parzialmente coinvolte all’emergenza COVID, Milano torna ad essere al centro delle attenzioni, ribadendo il proprio primato nel settore arredamento. Scopriamo insieme tendenze e protagonisti del design.

Tendenze colori 2023 nell’interior design

Ripercorrendo il percorso temporale dei colori in tendenza negli ultimi anni iniziamo dal color ottanio che ha accompagnato il mondo del design nelle annate 2019 e 2020, con un leggero strascico anche nella prima metà del 2021.

Ormai del tutto scomparso, il suo declino ha sancito invece l’introduzione dei verdi in tutte le sue tonalità. Partendo dalle tinte chiare come il salvia ha virato poi alle tonalità scure e intense ritrovate anche nei marmi Verde Alpi e Guatemala. Comparso già nelle prime edizioni post-covid, ha conosciuto la sua massima espressione nel biennio 2021-2022 spesso abbinato al rosa pastello. Si ripropone anche nella Design Week 2023, seppur in forma diversa. Si ritrova infatti nei marmi venati e nelle tinte del legno e laccature a poro aperto, abbinato a tonalità cariche del rosso e terracotta ma anche ai toni neutri del beige e grigio polvere.

Fuorisalone 2023 verde salvia
Design Week 2023 grigio polvere
Design Week 2023 blu Klein terracotta

Che siano a prevalenza calda o fredda giocano sicuramente un ruolo chiave nel panorama del design contemporaneo. Non tardano a riproporsi anche le tonalità del terracotta, grandi protagoniste dell’edizione precedente, declinate in ambienti mono-cromatici o abbinate ai blu intensi.

Proprio questi ultimi, timidamente comparsi sottoforma di blu Klein nel 2022 trovano la loro maggiore espressione nell’edizione attuale. Abbinandosi al sempre più diffuso grigio polvere o ghiaccio e virando verso le loro tonalità più scure, creano contrasti eleganti ammorbidendone le forme. A darne un’anticipazione è come sempre il mondo della moda, che nelle sfilate autunno-inverno 2023/2024 di Londra e New York propone interessanti abbinamenti di grigio Silver a toni scuri più decisi del blu e bordeaux.

Design Week 2023 terracotta panna
Salone marmo verde legno tinto

I materiali protagonisti della Design Week 2023

Proseguendo la tematica delle tendenze di questa Design Week 2023, non si può ignorare il capitolo relativo ai materiali. Denominatore comune è sicuramente la voglia di osare e sperimentare, sottolineata già dalla scelta cromatica.

Fuorisalone scrittoio petineuse laccato metallizzato inserto pelle
Salone metallizzato rame graffiato legno naturale
Fuorisalone palette campioni metalli
Salone cucina effetto metallizzato ottone brunito

A dominare la scena sono sicuramente i metalli, che sperimento satinature, vibrazioni e trattamenti chimici. Anche le laccature rivolgono lo sguardo in questa direzione con effetti metallizzati che spaziano da delicate tinte uniformi a finiture più marcate.

Design Week 2023 Elle Decor Art Light cucina vetro specchio
Salone vetri lavorati geometrie 02
Salone vetri lavorati geometrie 01
Design Week 2023 vetro corrugato trasparente
Design Week 2023 vetro corrugato verde
Design Week 2023 vetro corrugato nero
Design Week 2023 vetro corrugato arancione
Salone vetri corrugati 01
Salone  vetri corrugati 02

A questi si abbinano, riprendendo il tema dei riflessi, specchi e vetri colorati. Proprio questi ultimi meritano una piccola parentesi. Durante questa Design Week 2023 negli spazi di Rho Fiera, si è assistito ad una vera e propria invasione dei vetri. Già nelle edizioni precedenti si erano riconosciuti per cannettati e ondulati, con lavorazioni indirizzate al rigore geometrico. In questa edizione emerge ancora di più l’attenzione rivolta a questo materiale, attraverso vetri corrugati che sembrano richiamare onde increspate e movimenti sinuosi.

Design Week 2023 vetro corrugato trasparente dettaglio
Fuorisalone frassino tinto verde acqua rosso
Fuorisalone frassino tinto verde acqua
Salone marmo venato rosa legno metallo
Salone marmo venato verde velluto

La voglia di grinta e carattere si ritrova anche nella scelta di legni, che osano tinte cangianti come il rosso, blu e verde trattati e laccature sia a poro chiuso ma soprattutto a poro aperto. Della stessa tipologia sono anche i marmi, quanto più venati e colorati possibili. Tra tutti trova però largo spazio la neutralità del Travertino, che con la sua porosità elegante e il rimando alla tradizione abbraccia arredi di ogni genere.

Design Week 2023 comodino travertino laccato metallizzato legno scuro
Fuorisalone poltrone struttura travertino
Salone tessuti intrecciati 01
Salone tessuti intrecciati 02
Salone tessuti intrecciati 05
Salone tessuti intrecciati 06
Salone Mobile tessuto metallizzato

Ultimo capitolo è invece relativo al mondo tessile, in cui il bouclet in tendenza nel 2022 ha lasciato spazio a cotoni e rigati con contrasti più marcati, quasi a simulare l’effetto jeans. Grande attenzione è posta anche agli intrecciati e alle trame, prima tra tutta la paglia. Si ritrova sia come elemento caratterizzante di sedie e poltrone, ma anche interpretata come elemento decorativo, stratificata con vetri o specchi.

Tutti questi trend sposano la filosofia del contrasto, linea guida di questa Design Week 2023, che sia materico attraverso scelte forti di materiali uniformate però cromaticamente, oppure contrasti tonali, osando anche colori decisi in opposizione alla neutralità.

Design Week 2023 paglia pannelli stratificati vetro
Fuorisalone Loewe intrecci
Fuorisalone Armani casa intrecci paglia tessuti

Il tema della luce alla Design Week 2023

Grande attenzione in questa Design Week 2023 è sicuramente riservata alla luce, non solo negli spazi del Salone a Rho, tramite Euroluce, ma anche nelle tante installazioni del fuorisalone.

Tra le varie installazioni da segnalare, ha sicuramente rilievo The Art of Light a cura di Elle Decor. Le storiche stanze di Palazzo Bovara, che da anni ospita la rinomata testata settoriale, si traducono metaforicamente negli ambienti salienti della casa. L’attenzione è posta proprio sul cambiamento nella percezione degli stessi a seconda della tipologia di luce e momento della giornata.
Così la zona giorno passa da essere ambiente luminoso con illuminazione naturale diffusa, che trasmette energia e freschezza, ad ambiente confortevole con luci artificiali.
Queste ultime forniscono una luce sicuramente più teatrale, calibrandone l’intensità in relazione al buio. Proprio quest’ultimo diviene infatti co-protagonista nella progettazione di una casa.

A Villa Necchi Campiglio è il brand Occhio ad analizzare il futuro della luce attraverso uno spazio conviviale di confronto più che di mera esposizione. A racchiudere l’essenza delle nuove proposte è poi un’installazione immersiva in cui i prodotti si animano attraverso movimenti e danze eleganti. La teatralità della luce si ripresenta in questa Design Week 2023 nei sottopassi della Stazione Centrale  e nella vicinissima via Sammartini, dove Dimore Gallery mette in scena ambientazioni al limite tra cinema, arte e design.

Fuorisalone Elle Decor Art Light corridoio ingresso
Fuorisalone Elle Decor Art Light sala
Fuorisalone Elle Decor Art Light sala divano
Salone libreria vetro nero illuminazione trasparenze
Fuorisalone ventura centrale sottopasso
Fuorisalone ventura centrale sottopasso 02
Design Week 2023 Louis Vuitton 01
Fuorisalone Brera District installazione luce
Salone Mobile Euroluce BIG

L’universo delle fragranze

Tematica ricorrente e inusuale durante questa Design Week 2023 è l’attenzione per l’olfatto come elemento di progetto. Analizzato sia come valore aggiunto di un ambiente, sia come elemento caratterizzante contribuisce a creare infatti una memoria percettiva. Ad analizzare questa tematica è sicuramente Mooi attraverso la sua profumeria digitale.

Algorithmic Perfumery miscela fragranze su misura grazie ad un test creativo e sperimentale che integra l’intelligenza artificiale. Non a caso l’installazione focalizza i suoi ambienti principali attorno a questa macchina. Disposta al centro dell’ingresso accoglie il visitatore facendosi riconoscere subito come protagonista della scena. Si ritrova poi all’intero, in una sorta di piazza contemporanea, in cui la sua presenza si può assimilare a quella di un bar con sedute e punti di convivialità disposti attorno. Elementi che sottolineano l’importanza dell’esperienza.

Ad Alcova, la cui location durante la Design Week 2023 si trasferisce nell’ex macello di Porta Vittoria, il brand Les Eaux Primordiales, per lanciare l’ultima essenza nata, propone un’installazione sensoriale composta da due torri ispirate alle costruzioni industriali del Nord della Francia. Nella prima torre, in una sorta di decomposizione concettuale e fisica, sono presentate le singole essenze nella loro purezza, fruibili dal visitatore tramite ampolle di vetro. La componente interattiva rappresenta il momento cruciale dell’installazione, consentendo anche la creazione di movimento e fluidità nello spazio.

Moooi Algorithmic Perfumery
Les Eaux Primordiales Alcova

Design e Haute Couture

Come nelle edizioni passate, anche durante questa Design Week 2023 a dominare la scena del design sono le contaminazioni del mondo della moda.

Dior

Prosegue il sodalizio tra Dior e Philippe Starck negli spazi di Palazzo Citterio, riproponendo la Medaillon Chair in veste colorata. Movimenti fluidi ed eleganti si declinano in un percorso al confine tra marcia trionfale e catwalk del design.

Fuorisalone Dior Medaillon Chair Philippe Starck 02
Fuorisalone Dior Medaillon Chair Philippe Starck 01
Missoni

Missoni regala come ogni anno energia e spensieratezza dando vita ad un mondo onirico in cui i tessuti abbracciano sedute a ciambella e panettone. Un ambiente in cui tornare bambini respirando aria di freschezza e luminosità.

Fuorisalone Missoni 01
Fuorisalone Missoni 02
Bottega Veneta

Bottega Veneta affida invece a Gaetano Pesce la presentazione e il design stesso delle due nuove borse in Limited Edition. Attraverso una grotta contemporanea con pareti di resina e incisioni rupestri dai toni verdi coniuga le montagne d’Este e le praterie americane.

Fuorisalone Bottega Veneta Gaetano Pesce 02
Fuorisalone Bottega Veneta Gaetano Pesce 01
Furla

Furla interpreta la sua linea casa attraverso toni neutri delicati, abbianti a tocchi di colore più decisi quali il verde, blu notte e bronzo. Ecco allora che alla Design Week 2023 propone abbinamenti ricercati tra tessuti, pelli, laccati effetto metallizzato, velluti, metalli e l’immancabile marmo. Uno sguardo al mondo orientale si ritrova nella scelta di materiali e forma, come la proposta di tavoli rotondi al posto dei tradizionali rettangolari di stampo occidentale. 

Fuorisalone Furla home 01
Design Week 2023 Furla home grigio polvere blu notte
Louis Vuitton

Louis Vuitton si ripropone a Palazzo Serbelloni con Objects Nomades, il viaggio metaforico tra arredi iconici inseriti in un contesto atemporale. Anche in questo esempio la luce diventa elemento progettuale in cui si inseriscono arredi dai toni neutri, come a volerne ulteriormente ammorbidire le forme.

Fuorisalone Louis Vuitton 01
Fuorisalone Louis Vuitton 02
Loewe

Loewe interpreta invece il binomio design-moda attraverso un parallelismo tra le nuove borse e le proposte Loewe Chairs. Nel suggestivo cortile interno di Palazzo Isimbardi l’artigianalità si traduce in intrecci e tecniche raffinate tra colori cangianti e proposte provocatorie.

Fuorisalone Bottega Veneta 01
Fuorisalone Bottega Veneta 02
Armani Casa

Matericità che si legge anche nelle proposte interior di Armani Casa, che per la prima volta apre al pubblico le porte dello storico Palazzo Orsini. Tra paglia, onici e tessuto jacquard si riconosce l’intramontabile eleganza e maestria di Armani, in una lettura che accomuna la linea outdoor a quella indoor nel segno dell’essenzialità. il connubio di materiali diametralmente opposti, quali la paglia e gli onici, si traduce in una lettura stilistica assolutamente riconoscibile. Un’attenzione particolare è rivolta alla tradizione italiana e la sua artiginalità, cui deriva la scelta materica della maggio parte delle proposte interior.

Fuorisalone Armani Casa 01
Fuorisalone Armani Casa 02
Hermes

A chiudere il cerchio è la sempre magistrale interpretazione delle proposte home di Hermès, nella ormai consolidata location delLa Pelota. Cemento e ferro vengono smaterializzati dal contesto edilizio a cui appartengono per diventare sinonimi di leggerezza ed eleganza in un ossimoro stilistico. L’iumpostazione teatrale della Maison riesce a trasporre elementi per natura grezzi e robusti in tratti stilistici leggeri, per certi aspetti effimeri. 

Design Week 2023 Hermes 01
Design Week 2023 Hermes 02

Bye bye Milan Design Week, appuntamento ad aprile 2024

Anche questa edizione si conclude tra distretti storici e nuove proposte. Dal mondo della moda, all’influenza dell’intelligenza artificiale, all’artigianaltià e manodopera.

Le contaminazioni si fanno protagoniste nel dar vita ad un  panorama eclettico in continuo movimento. Sicuramente grandi protagonisti della Design Week 2023 sono stati i palazzi e dimore storiche che con la loro apertura straordinaria hanno attratto non solo professionisti del settore ma anche famiglie e curiosi che hanno così la possibilità di conoscere il mondo del design.

Non è un caso che questa edizione sia stata sicuramente tra le più complete e performanti, ne sono testimonianza i grandi numeri e le file immense per accedere agli spazi espositivi. Un’edizione all’insegna della grinta e personalità che osa contrasti cromatici e materici forti, ma nonrinuncia ad eleganza e uniformità. Chiudiamo il sipario con il promemoria puntato per il prossimo anno!

Milan Design Week 2021: tra il nuovo format del Supersalone e i distretti del fuorisalone.

Milan Design Week 2021: tra il nuovo format del Supersalone e i distretti del fuorisalone.

La Milan Design Week 2021 è finalmente arrivata, esplosa in tutta la sua energia!
Nella scorsa settimana Milano ha riportato in auge la macchina in continuo movimento del Salone del Mobile, in una sua versione straordinaria, accompagnata dai distretti del Fuorisalone insidiati nel tessuto urbano del capoluogo.
La tanto attesa edizione autunnale ha suscitato un fermento sempre più tangibile, cui ha fatto seguito una positività e accoglienza da parte di tutta la popolazione. Un chiaro messaggio di ripartenza di una Milano che si riscopre in tutta la sua energia e desiderio di innovazione.
L’edizione digitale di aprile non ha fatto altro che accrescere il desiderio di tornare in presenza, tra stand e installazioni creative! 

Abbiamo anche noi curiosato tra gli stand del Supersalone e le esposizioni del fuorisalone, a caccia di idee e ispirazioni, per un continuo aggiornamento su tendenze e spunti progettuali.
Ecco il nostro bilancio di questa edizione autunnale tra considerazioni e selezione personale!

mappa milano fuorisalone Modulor

Km Percorsi

ore

location

calorie bruciate

Tra Fashion e Interior Design: l’attenzione per il visual

Il Fuorisalone nel corso degli anni si è sempre riconosciuto per le sue installazioni tematiche, al limite tra esposizioni artistiche e ambientazioni immersive. Negli ultimi anni, a farsi riconoscere, sono stati sempre più frequentemente i brand provenienti dal mondo fashion.

Nel 2019 a riscuotere maggior successo è sicuramente Cos a Palazzo Isimbardi con il suo portale destrutturato in volumi stampati a 3D. Ad accompagnarlo, Hermès al complesso de La Pelota e la sua attenzione al manufatto artigianale, ma anche Missoni con Home Sweet Home mettendo in scena un mondo tessile permeato di colori saturi.

Durante la appena terminata Milan Design Week 2021 sono ancora una volta i brand dell’alta moda a farsi riconoscere per metodologia espositiva e scenografie stupefacenti. Hermès, Antonio Marras, Dior e Gucci sicuramente tra i più nominati di questa edizione.

Hermès_Milan design week 2021 La Pelota

Hermès, Collection for the Home – La Pelota

La casa di alta moda francese torna alla Pelota con un setting onirico: 5 totem espositivi decorati a mano dagli scenografi del Teatro alla Scala reinterpretando il concetto di “casa”. Internamente, suddivisi in temi differenti, oggetti della collezione Home che valorizzano la matericità, l’impronta artigianale e il lavoro minuzioso del fatto a mano. Un allestimento che colpisce e rimane impresso non soltanto per l’impatto estetico, ma anche e soprattutto per i valori trasmessi e l’emotività dello spazio. Da ammirare l’attenzione maniacale per i punti di vista, le linee architettoniche e la serialità delle grafiche, la tattilità dei materiali esaltata dagli oggetti che vogliono essere toccati e sentiti.

Hermes Fuorisalone 2021 La Pelota dettaglio totem 01
Hermes Fuorisalone 2021 La pelota dettaglio totem 02
Hermes Fuorisalone 2021 La Pelota dettaglio totem 03
Hermes Fuorisalone 2021 La pelota dettaglio totem 04
Hermes Fuorisalone 2021 La Pelota dettaglio totem 05

Dior, The Dior Medallion Chair – Palazzo Citterio

A Palazzo Citterio prende vita l’installazione teatrale voluta da Maria grazia Chiuri. Protagonista è l’iconica Medallion Chair, in pieno stile Luigi XVI, scelta da Christian Dior come emblema imprescindibile della Maison francese per la sua eleganza e il suo “stile parigino”. 17 tra artisti e designer sono stati così invitati a reinterpretare la sedia originale, dando vita a oggetti in balia tra creazione fantastica, reinterpretazione concettuale, rivisitazione grafica. Provocatorie, spiritose, altezzose, destrutturate, impossibili. Un allestimento che valorizza a pieno le varie sedie, rendendole protagoniste di una messa in scena magistrale.

Milan Design Week 2021 Dior medallion Chair
dettaglio Dior Medallion Chair 01
dettaglio Dior Medallion Chair 02
dettaglio Dior Medallion Chair 03

Sinistra: Ma Yansong, Meteor
Centro: India Mahdavi, Swan
Destra: Seungjin Yang, Blowing chair for Dior

Alcova – Ex Ospedale Militare

Il fascino dell’abbandono incanta i visitatori di Alcova, creando interessanti contrasti concettuali e visuali con le opere di design. Tra impianti a vista, muri scrostati e lavandini con tubature arrugginite dell’ex Ospedale Militare si mette in scena il design contemporaneo.
Qui allestimenti dall’impatto scenografico ricercato e immersivo incontrano ambienti espositivi dal concept fortemente espressivo.

Ne è un esempio Brassless, a cura di Studio Vedèt per Nilufar Galley, il cui obiettivo dichiarato è quello di accelerare la fine del trend dell’ottone. Materiale estremamente utilizzato dal 2017 ad oggi, la cui diffusione è stata enfatizzata dalla grande velocità di distribuzione di internet e i social media, l’esposizione non vuole sancire la fine dell’ottone, ma piuttosto una denuncia nei confronti della decadenza dei trend.
Con questa logica sono stati selezionati 13 designer talentuosi, volutamente estranei alle tendenze contemporanee, i cui oggetti sperimentano la duttilità, resistenza, estetica e proprietà tecnica dei metalli.
Dall’oro, all’alluminio pressato, passando per il nichel e il rame, ma anche argento e acciaio. Transparent Landscapes di Studiozero indaga invece il tema della trasparenza, declinato in un allestimento sensoriale, tra visivo e sonoro, e nella presentazione di tre oggetti iconici: uno specchio, un tappeto e una lampada da terra.

Al piano superiore dell’edificio Lavanderia ci si trova invece proiettati nell’atmosfera surreale di Arancia Meccanica attraverso la riproduzione rivisitata del Milk Bar curato da HEAD.

Milan Design Week 2021 Nilufar Gallery Brassless
Milan Design Week 2021 Nilufar Gallery Objects of common use

Nilufar Gallery, Brassless e Object of Common Use, Alcova

Trasparenze Alcova
Trasparenze Alcova 02

Transparent Landscapes, Studio Zero, Alcova

milk bar arancia meccanica Alcova
milk bar arancia meccanica Alcova 02

Korova Milk Bar, HEAD

Allestimenti monocromatici e tono-su-tono

Lo studio del colore diventa leitmotiv condiviso in diversi allestimenti.
Ne è un esempio La Casa Fluida proposta da Elle Decor a Palazzo Bovara. Qui, nella proposta living, la flessibilità degli ambienti si esprime attraverso divisori tessili e micro ambienti monocromatici. Proseguendo poi nella corte interna, in una simbolica piazza al cui centro si trova la natura, circondata da una panca in pelle ecosostenibile. Passando quindi alla stanza dei giochi, in cui ciascuna tenda è dedicata a una fase della crescita differente con arredi studiati ad hoc.
L’impatto estetico è quello di micro ambienti incentrati su un’impostazione monocromatica o interessanti abbonamenti di tono-su-tono.

Allo stesso modo, anche il terrazzo di Paola Lenti si tinge di blu, creando uno scorcio di cielo a portata di mano nel pieno centro della città. Mentre al Senato Hotel Milano è il tema dell’acqua a dar vita ad un allestimento immersivo che riprende anch’esso la scelta del colore blu.
Abbinamenti cromatici in contrasto tra colori pastello sono invece gli allestimenti di Kerakoll e Mutina Ceramiche, entrambi nel cuore pulsante del Brera Design District. Per i più piccoli, target ideale per le sperimentazioni cromatiche, è da sottolineare la proposta di Ferri mobili al Supersalone in cui anche forme e linee aggiungono ulteriore significato.

Elle Decor Palazzo Bovara 03

La Casa Fluida, Elle Decor

Senato Hotel Milano Aqva
Senato Hotel Milano Aqva dettaglio

ACQVA, Senato Hotel Milano

Ferri Mobili Supersalone

Ferri mobil, Supersalone

Supersalone DeCastelli
Kerakoll Design Milan design week 2021

Sinistra: De Castelli, Supersalone
Destra: Kerakoll Design House, Kerakoll

Supersalone Connubia Milan Design Week 2021
Luigi Ghirri Mutina 2021

Sinistra: Connubia, Supersalone
Destra: Between the lines, Luigi Ghirri, Mutina

Milan design week 2021 Mohd studiopepe
Milan design week 2021 Mohd studiopepe 02
Milan design week 2021 Mohd studiopepe 03

Studiopepe per Mohd Milano

Tra riflessioni e spunti suggestivi: l’importanza del concept

In questa Milan Design Week 2021 a dare ulteriore importanza agli allestimenti di maggior successo è sicuramente la cura del concept e il messaggio trasmesso.  Oltre alle già citate installazioni esemplari di Hermès e Dior anche Nilufar Gallery di Alcova e La Casa Fluida di Elle Decor trovano un doppio riscontro positivo.
Quest’ultima, già menzionata per l’impostazione cromatica dei propri interni, risulta ancora più apprezzabile perché affiancata dallo sviluppo di tematiche contemporanee.
La fluidità degli ambienti domestici, da luce ad alcuni dei bisogni sempre più consapevoli che la pandemia ci ha lasciato.
11 ambienti declinano queste necessità con soluzioni sempre più flessibili e spunti di riflessioni per la nuova domesticità.

Elle Decor Palazzo Bovara 03
Elle Decor Palazzo Bovara 01 Milan Design Week 2021

La Casa Fluida, Elle Decor

Living Corriere, Doppiafirma – Palazzo Morando

A Palazzo Morando, tra i progetti presentati in Doppiafirma di Living Corriere, Ugo La Pietra rende omaggio ai mestieri d’arte e genius loci attraverso Vasi Architettura/Natura. Il messaggio trasmesso, tra provocatorio e di denuncia, vuole proteggere il verde urbano, spesso inserito in progetti architettonici e urbanistici per giustificare e provare a restituire equilibrio all’azione di continua costruzione cui le città sono soggette. Le architetture diventano allora culla di terreni entro cui la natura dovrebbe trovare vita, ma si trova invece vincolata.

Milan design Week Doppiafirma Palazzo Morando

Vasi Architettura/Natura, Ugo La Pietra per Doppiafirma, Living Corriere

Interni, Interni Creative Collection – Università Statale di Milano

Nell’Università Statale di Milano il tema della natura, legata alle sue specie animali, ritorna con Survival all’interno del Cortile d’Onore. Una zattera, una moderna Arca di Noè, accoglie gli iconici animali di Qeebo in un estremo tentativo di salvataggio dal surriscaldamento globale, caricati per mezzo di elevatori meccanici.

Di visione quasi apocalittica è anche l’allestimento a cura di Nanda Vigo con Ctrlzak nel loggiato ovest. Due grandi teche di vetro accolgono in un paesaggio lunare manufatti e creazioni artistiche, arricchendoli di una connotazione ultraterrena.

Survival Qeebo Universita Statale Milano Milan Design Week

Survival, Qeebo

Saeturn Nanda Vigo CTRLZAK

Saeturn, Nanda Vigo e Ctrlzak

Care of detail: inserti materici in pelle per prodotti di alta gamma

Se il Fuorisalone ha riservato grandi sorprese durante la Milan Design Week 2021 per quanto riguarda spunti, tematiche e allestimenti, il merito per l’attenzione ai dettagli e finiture va sicuramente ai prodotti esposti durante il Supersalone.Impostato volutamente su un format espositivo uniforme tra i vari brand, rinunciando a stand ben distinti e iconografici, concentra l’attenzione sui prodotti.
Ecco allora che dettagli e finiture risultano ancora più apprezzabili.

Tra questi si menziona Turri, i cui divani presentano cuciture rivestite in pelle creano interessanti contrasti cromatici e materici.
Ripresi anche nel dettaglio del bracciolo, in cui viene riproposta una struttura leggera a vista che richiama l’iniziale del logo.
Sempre in pelle sono le maniglie CPRN dallo sviluppo semicircolare, abbinandosi al rivestimento di un caldo color arancione delle ante, ripreso anche nel top.

Ceppi abbraccia la struttura morbida di un ampio divano con tiranti contenitivi che arrotolandosi attorno alla struttura a vista, si snoda poi per tutto il perimetro esterno. Porada impreziosisce una consolle in legno scuro con prestigiosi cassettini estraibili le cui maniglie sono sostituiti da laccetti annodati.
Un complemento di natura quasi maschile, dall’aspetto austero e moderno.
Il tema del laccio si ritrova anche in Hausen, la cui libreria presenta ripiani collegati tra loro da un profilo metallico che si snoda abbracciando i singoli elementi.  

dettaglio divano Turri Supersalone 2021
poltroncina pelle Turri Supersalone 2021

Turri, Supersalone

Ceppi Supersalone 2021
CPRN Supersalone 2021

Ceppi (sinistra) e CPRN (Destra), Supersalone

Hausen Supersalone
Porada Supersalone

Hausen (sinistra) e Porada (Destra), Supersalone

I materiali tra nuove tendenze, lavorazioni e sensazioni durante la Milan Design Week 2021

Nel mondo tessile, l’indirizzo ben identificato assiste alla rinascita del bouclè sia in tinte monocromatiche chiare, sia in varianti bicolore.
Tra i tanti esempi esposti in questa Milan Design Week 2021 si possono citare SEM Milano ad Alcova e la stessa Porada.
Sempre per quanto riguarda i tessuti, magistrale la scelta cromatica e gli abbinamenti ponderati di Hermès.

Passando invece all’intramontabile marmo, di estrema raffinatezza sono, come ogni anno, le proposte Salvatori. Miniature di architetture domestiche si abbinano a oggetti di uso comune, resi aulici dal materiale eterno per eccellenza.

Ad esaltarne la duttilità, rendendolo quasi materia fluida è la proposta Agglomerati in Alcova. Qui il marmo Palissandro sembra piegarsi morbidamente in un interessante gioco di incastri nella proposta MASS. Nella variante di Round Table, lo stesso principio trasforma il piano in gambe strutturali, snodandosi delicatamente al pari di un tessuto morbido.

Da segnalare inoltre il nuovo showroom Antolini inaugurato proprio durante la Milan Design Week 2021 in Piazza Fontana. Qui una spettacolare macchia aperta si sviluppa dalla parete espositiva attraverso listelli bifacciali. Un effetto scenografico perfettamente riuscito in grado non soltanto di esaltare la bellezza delle essenze di marmo, ma anche le infinite capacità di lavorazioni. Al piano inferiore, metodi allestitivi differenti espongono il materiale naturale distinto per colore, tipologia o finitura della superficie.

Agglomerati Alcova Milan Design Week 2021
SEM Milano Alcova Milan Design Week

Sinistra: Agglomerati, MAAS
Destra: SEM Milano, Alcova

Antolini Showroom Milano Design Week
campionario marmo nero Antolini
vasca Onice Antolini Milan Design Week

Antolini Showroom in Piazza Fontana

Conclusioni della Milan design Week 2021 in versione autunnale

Dopo l’edizione digitale della Milan Design Week, quello che rimane di questa edizione finalmente in presenza è una grande voglia di partire. Milano, che sembrava quasi passibile e spenta durante il periodo della pandemia, ha invece mostrato la grande macchina in fermento che si stava alimentando. I riflettori si spengono quindi per questa edizione, pronti a riaccendersi dal 4 al 10 Aprile con la tradizionale e amata settimana del mobile.

Ci si vede allora nel 2022, pronti ad accogliere le novità!

Digital Design Week 2021: la nostra selezione e considerazioni

Digital Design Week 2021: la nostra selezione e considerazioni

Si è appena conclusa sulle piattaforme digitali l’edizione 2021 della Digital Design Week, con la speranza di vederne realizzata nel mese di settembre la versione tradizionale.

Il Salone del Mobile rende Milano la protagonista indiscussa nel mondo del design contemporaneo, accendendo i riflettori su nuovi progetti, proposte d’avanguardia ed eventi in grado di valorizzare il “saper fare” italiano ma anche la sua contaminazione internazionale.

Anche noi di Modulor abbiamo partecipato da remoto al ricco palinsesto di talk e webinar proposti sulle principali piattaforme digitali… ecco alcune nostre considerazioni!

Missoni-Milan-Design-Week-2019
Nendo-fuorisalone-2019

Allestimenti del Fuorisalone nella sua edizione del 2019: sulla sinistra l’installazione “Home sweet home” di Missoni in Via Solferino, sulla destra Nendo in “Breeze of light”

Time-machine-ventura-centrale-fuorisalone-2017

Time Machine, l’installazione durante il Fuorisalone 2017 nella nuova zona del design Ventura Centrale

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Time is Time, un ambiente immersivo allestito negli spazi di Superstudio durante la Design Week 2016 incentrato sul tema del tempo

Salone del Mobile e Fuorisalone: Milano la capitale del design

Sembrano passati secoli da quando Milano, nelle settimane centrali di aprile, si riempiva di turisti internazionali, giovani designer emergenti, professionisti in caccia di proposte innovative e studenti universitari bramosi di eventi e lanci di nuovi prodotti.
Dall’appassionato di design, al professionista del settore, al semplice cittadino amante della vita mondana: la settimana del Salone del Mobile è sempre riuscita a catturare gli interessi di tutti.

Una delle poche manifestazioni in grado di coinvolgere un pubblico talmente ampio da trasformare Milano in una grande “comunità del design”.
Impossibile camminare lungo le vie del capoluogo durante quei giorni e non essere coinvolti nel cuore pulsante della Design Week.
Grafiche colorate che identificano i vari distretti, installazioni artistiche e banner pubblicitari con qualche pezzo d’arredamento appena lanciato sul mercato raggiungono ogni angolo della città.

La variante professionale del Salone del Mobile, negli immensi spazi di Rho Fiera e ancor più il suo Fuorisalone organizzato in zone del design in continuo cambiamento sembrano ormai un vecchio ricordo. Due realtà che nel corso degli anni hanno conosciuto un successo tale da diventare entità ben distinte, ciascuna con il proprio pubblico di riferimento.

fuorisalone2019_mappa_distretti
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Fuorisalone, la cartina con i distretti del design per l’edizione 2019.
Sulla destra, il logo ufficiale del Salone del Mobile

Digital Design Week: cosa è e che cambiamenti apporta alla versione tradizionale?

L’annullamento dello scorso anno a causa dell’emergenza sanitaria e il suo futuro incerto anche per la versione 2021 non hanno tuttavia fermato la creatività della Design Week.
L’edizione 2020 della Design Week si era già spostata sui canali digitali, incontrando l’approvazione e coinvolgimento di entrambe le realtà che la costituiscono. Salone del Mobile e Fuorisalone mai come oggi si trovano a dialogare reciprocamente per dar vita a un ricco palinsesto di eventi.
Conversazioni, webinar e riflessioni su cosa significhi fare design oggi e sulle varie sfaccettature di questo mondo.
Le stringenti normative di sicurezza hanno completamente rivoluzionato anche la metodologia di presentazione dei nuovi prodotti.
La presenza fisica è ormai una possibilità troppo restrittiva per cui naturalmente l’attenzione si sposta sul mondo digitale.

Per non fermare la grande macchina del design, le realtà che hanno sempre accompagnato l’edizione tradizionale della Milan Design Week hanno organizzato una versione digitale.
La Digital Design Week 2021 si è svolta sulle piattaforme web di Interni (storica rivista associata alla settimana del Salone), Fuorisalone e AD Italia. Dal 12 al 19 aprile ecco allora una serie di riflessioni che hanno coinvolto figure professionali.

Dal mondo dell’arredamento, all’architettura, ma anche letteratura, tecnologia, arte e realtà artigianali si scambiano pareri e riflessioni sui temi contemporanei che muovono il design. Nello specifico caso di Interni inoltre, la sua versione è proseguita fino al 23 aprile, con l’appuntamento serale fisso programmato alle 18.30 in streaming.

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Una citazione di Marco Spinelli, condivisa sui profili social di AD Italia che sottoline l’imporatnza del “su misura”.
Sulla destra: Poltroncina San Siro, progettata da Jasper Morrison per Cappellini e presentata durante la Digital Design Week 2021

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Tavolo Aldford di Bentley Home – Luxury Living Group disegnato da LLG Creative Team

Smartworking e nuova percezione dell’ambiente domestico

Tema indubbiamente contemporaneo durante questa Digital Design Week è stato l’introduzione del concetto di smartworking e la nuova domesticità.
Noi di Modulor abbiamo già affrontato questo tema, portando anche esempi di progettazione avvenuti durante i precedenti mesi.

A tal proposito, è interessante l’interpretazione proposta da Lara Facchinetti, HR Manager di Zamperla, nel capitolo “Studio” del laboratorio proposto da Strategy Innovation. Il tema di riflessione si sposta sull’ibridazione tra il lavoro da casa e la vita in ufficio, notando come la miglior condizione lavorativa derivi dall’integrazione di entrambi.
Se prima il mondo lavorativo e la sfera privata erano ambiti ben distinti della nostra quotidianità, ora capita spesso durante una conferenza online di assistere a piccole “intrusioni”. Figli incuriositi dallo schermo e animali domestici scappati dal proprio posto diventano attori di una connessione non solo concettuale, ma anche fisica e visiva. In quest’ottica, la migliore produttività si raggiunge riuscendo a trarre vantaggio da entrambi i contesti lavorativi.
La casa viene identificata come l’ambiente della concentrazione, dove isolarsi dai colleghi, e l’ufficio è invece ambiente della condivisione.

Quello che manca durante lo smartworking sono infatti le riunioni improvvisate e il processo di brainstorming che nascono spontaneamente durante una pausa caffè. Legate alle nuove esigenze di riconfigurazione spaziale, come costatato anche dalla nostra esperienza, si apre in parallelo il cambiamento nella percezione dello spazio lavorativo.

A tal proposito è interessante riportare il punto di vista di Marco Roversi, collega specializzato nella progettazione si arredi su misura in ambito contract. Se infatti la riconfigurazione dell’ambiente domestico è spesso restrittiva, e vincolata a cambiamenti non troppo invadenti, lo spazio di lavoro subisce un cambiamento radicale. Viene proprio ripensato nella sua impostazione basilare, facendo della flessibilità la sua caratteristica fondante.

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Funivia, illuminazione a sospesione progettata da Carlotta Bevilacqua per Artmide 

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6×6 il sistema modulare per l’ufficio progettatao da Roversi

La reinterpretazione delle componenti impiantistiche

La continua ricerca di flessibilità dell’ambiente lavorativo avvicina ulteriormente il contract al mondo del retail, abituato a cambiamenti continui.
La progettazione della componente architettonica diventa allora un punto fondamentale per garantire infinite configurazioni spaziali.
Come nel caso dei white boxes per il mondo del retail, la componente impiantistica viene reinterpretata ora più che mai per il suo impatto estetico.

A portarne un grande esempio è sicuramente la logica progettuale proposta da Davide Groppi durante il talk “Abitare lo spazio di lavoro” proposto da Lombardini22. La visione del designer di fama internazionale è proprio legata alla flessibilità della luce, che si svincola dall’impianto elettrico a cui appartiene.
Le soluzioni proposte nel corso degli anni dallo stesso designer sono sempre state pensate con la volontà di rendere la luce libera da vincoli impiantistici preesistenti. Fornire la luce giusta non significa soltanto permettere di vedere lo spazio ma anche di sentirlo.
Un’impostazione che diventa sempre più scenografica con un lavoro di progettazione che diventa lavoro di eleganza.

Secondo esempio è la serie di progetti portati dall’architetto Duccio Grassi durante il talk Design beyond Matter (il design oltre la materia).
Una relazione tra componente architettonica e impiantistica che supera il livello di necessarietà per diventare integrazione progettuale con la visione estetica.

Altra tematica connessa alla relazione tra esigenze strutturali e flessibilità del progetto è quella dello sfruttamento degli interstizi, la cosiddetta architettura in between. Abbiamo da poco analizzato le potenzialità della progettazione di arredi funzionali in grado di ottimizzare gli spazi e condividiamo quindi a pieno le riflessioni di Daniele Lago, fondatore della nota azienda di arredamento in serie.
L’in-between non è soltanto tematica di progettazione dell’ambiente domestico ma anche la metafora della relazione tra il brand e la propria comunity.

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Infinito, Davide Groppi

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Zara Rome, Duccio Grassi Architects.
Sistema impiantistico e allestimento si coiugano in un elemento progettuale che si mimetizza nell’ambiente.

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Max Mara Tokyo Ginza Home, Duccio Grassi Architects

Sostenibilità e impatto ambientale: le visioni legate al design

Una delle tematiche forse più inflazionate negli ultimi anni è sicuramente legata alla sostenibilità e all’impatto ambientale.
Innumerevoli potrebbero essere le visioni e progetti che ne fanno da porta bandiera.
Dal mondo della progettazione il tema dell’economia circolare si sposta direttamente al mondo produttivo trovando infiniti sfoci.

Che cosa significa però effettivamente essere sostenibili al giorno d’oggi?
Produrre utilizzando materiale di riciclo non sempre è la soluzione definitiva. Bisogna mettere infatti sul piatto della bilancia l’insieme ciclo di vita degli arredi e considerare il loro impatto ambientale anche nel corso degli anni.
Ecco allora che la parola “riciclo” compare diverse volte durante questa Digital Design Week.

L’architetto e designer Paola Navone porta la sua visione degli oggetti di riciclo come una serie di prodotti artigianali ricavati dagli scarti di lavorazione.
Una visione che vuole rompere gli schemi portando colore e allegria all’interno dei progetti riuscendo a valorizzare quella che è la manualità artigianale locale.

Giuseppe Pedrali, amministratore delegato dell’omonima azienda bergamasca, si sofferma inoltre sull’aspetto normativo della sostenibilità.
“Essere sostenibili” è ormai diventato il motto comune di diverse aziende produttrici, ma quante di loro effettivamente si soffermano sulle certificazioni che posso attestare ufficialmente questa caratteristica? I processi produttivi sono effettivamente controllati e progettati in modo da ridurre gli sprechi e incidere il meno possibile sull’ambiente?

Ico Migliore, architetto di Migliore+Servetto, sottolinea come il tema della sostenibilità non sia soltanto legato ai materiali ma al comportamento degli utenti.

Tra tutti i pensieri analizzati, quello che sicuramente noi di Modulor sposiamo completamente è quello proposto dall’architetto e designer Piero Lissoni durante la conversazione “Tutto è progetto” disponibile su AD Italia.
La sostenibilità consiste nel progettale arredi in grado di durare nel tempo.

Cosa significa fare design oggi? Come emergere all’interno di un mercato sempre più ampio?

Condividiamo ancora una volta le parole di Piero Lissoni come fulcro e riassunto di questa Digital Design Week.
Il mondo del design ragiona ora worldwide, ciò che consente di essere valorizzati è l’alta qualità e il saper mantenere e conservare il “fare artigianale”.

Pur sapendosi relazione alla sempre più frequente tecnologia e al mondo dell’intangibile, è fondamentale riconoscere la ricchezza offerta dall’artigianato. Il nuovo modello di artigianalità, seppur abbia perso alcune qualità trasmesse negli anni, incontra nuove possibilità.

Saper relazione la capacità di usare le mani, il toccare i materiali e interpretarli con tecnologie incredibili consiste nel design del futuro.
Un design meno disegnato e più prodotto.
Seppur il termine stesso “design” ossia disegno industriale, sembrerebbe viver all’opposto della concezione di artigianalità, la congiunzione di questi mondi è la vera chiave innovativa per il futuro della progettazione di interni.

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Round D.154.5, la storica poltroncina disegnata da Gio Ponti e reinterpretata in veste contemporanea da Molteni & Co

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Soriana, Afra e Tobia Scarpa per Cassina
Sulla destra: Pacific, la nuova collezione firmata Patricia Urquiola per Moroso

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Il sistema di sedute Connery disegnato da Rodolfo Dordoni per Minotti