SALONE DEL MOBILE 2022

SALONE DEL MOBILE 2022

Ci eravamo lasciati lo scorso settembre ricchi di aspettative verso il Salone del Mobile 2022 e, dopo averlo vissuto, possiamo dire che le ha ampiamente soddisfatte. Le tematiche centrali di questa edizione erano sostenibilità e transizione ecologica, è stato interessante scoprire come il mondo della produzione seriale le ha approcciate.

INTRO

Se lo scorso anno Milano era pronta a ripartire e a ripopolarsi, nelle scorse settimane abbiamo assistito ad una vera e propria migrazione verso il polo del Design Italiano. Abbiamo avuto modo di appurare che Milano non solo è rifiorita e la macchina del Salone del Mobile ha ricominciato a marciare a pieno ritmo ma la domanda, che era rimasta silente in questi ultimi anni di restrizioni, si è rivelata ampia e affamata di novità. Le vie della città brulicavano di gente e da tanto tempo non ci ritrovavamo su metro affollate, in stand chiassosi a parlare senza paure e senza mascherine di qualcosa che fosse strettamente legato al nostro settore. Devo ammettere che è stato inaspettato ma bello.

salone fiera rho

LE MIXED-REALITY

Gli spazi e gli oggetti sembrano aver assunto un nuovo significato in questi anni di resilienza. Le nostre abitudini si sono modificate e radicate all’interno delle pareti domestiche, è come se nello spazio di casa si fossero sovrapposti più livelli contenenti tutte le attività che prima erano esterne, da quelle lavorative allo svago. Interessante e ottimo spunto di partenza è stata l’Installazione immersiva di Huawei: Tomorrow Living, in cui vengono mostrati nuovi scenari abitativi mixed-reality. Qui la tecnologia intelligente ci consente di vivere intensamente la casa riconnettendola con la natura, ottimizzando i consumi e gli spazi in un’ambiente non solo più sostenibile ma anche più abitabile. A favore di un benessere psicofisico la nostra abitazione non diviene la nostra gabbia ma un ambiente circoscritto in cui è possibile vivere in armonia, con noi stessi ma anche con il vicinato creando delle piccole comunità stanziali.

Huawei tomorrow living

SOSTENIBILITÀ

In un’ottica Green, sul recupero dei beni e delle materie prime senza sprechi o dispendi inutili di materiali, gli oggetti perdono la loro essenza caduca e diventano longevi. Tom Dixon nella sua installazione Twenty, oltre a celebrare le due decadi di attività, riflette sulla complessità degli oggetti sostenibili, mostrando alcune idee sulle quali lo studio sta lavorando. Tra questi un loro progetto simbolico, Flamecut, una sedia come esempio di questa teoria del design che sopravvive nel tempo, che potrà essere capace di superare pestilenze, calamità naturali, ma soprattutto il passare del tempo immutata.

Tom Dixon Flamecut
Tom Dixon twenty

A LIFE EXTRAORDINARY

Gli oggetti non solo diventano longevi ma si arricchiscono anche di sinapsi cognitive. La nuova AI, lo vediamo anche nei dispositivi di Home Smart Automation, risponde ad ogni nostro desiderio e diviene un vero e proprio compagno di vita. Moooi sull’onda della tecnologia e in Partnership con LG e IDEO presenta nella sua A Life Extraordinary a Palazzo dei Tessuti, Piro, un diffusore di fragranze intelligente. Piro è capace di ballare a ritmo di musica, seguirti con un sensore di movimento, cambiare il colore dei suoi led interni e, se lo reputa necessario, spruzzare nell’aria una nube delicata di profumo.

La sua struttura è quella di un braccio meccanico utilizzato per le produzioni automatizzate, decontestualizzato, rivestito di una scocca lucida e colorata e programmato per diventare un oggetto senziente casalingo. La casa diventa essa stessa un’esperienza straordinaria nella Vision di Moooi, tra tessuti morbidi, tappezzerie che fanno sognare e oggetti raffinati ed eleganti. Ringraziamo Marcel Wanders, il fondatore del brand per le sue sempre visionarie creazioni.

Moooi tavolo e sedie
moooi tappezzeria
moooi divano

LE TENDENZE DEL SALONE DEL MOBILE

Le tematiche nobili di quest’anno nascono dalle domande legate al futuro dell’abitare. Le materie prime sono in continuo esaurimento e sono divenute, soprattutto in questi ultimi anni, fonte di speculazione economica. L’installazione centrale al Salone, Design with Nature, un progetto sviluppato con Mario Cucinella, vuole diventare un tavolo di discussioni e approfondimenti sui temi dell’economia circolare e del riuso. La città potrebbe infatti diventare la riserva del futuro, dove trovare gran parte delle materie prime utili alla costruzione in un ecosistema virtuoso.

CUCINE e MATERIALI

Da questo spunto si sono create infatti due nuove aree nei padiglioni, quelle legate al FTK, cioè alle nuove tecnologie per la cucina, elettrodomestici capaci di ridurre il proprio consumo in un’ottica di casa domotica e intelligente alzando il livello delle loro prestazioni. I nuovi elettrodomestici sono multifunzioni e di stampo professionale, anche se in cucina si tende a nasconderli alla vista. Abbiamo notato che nella maggior parte delle proposte, soprattutto la colonna forni, viene lasciata dietro ante che si impacchettano lateralmente in ingegnosi sistemi con cerniere e guide laterali che in pochi centimetri ospitano l’anta a riposo.

cucina nascosta
Valcucine con avanzati sensori di movimento rende la cucina un meccanismo fluido capace di chiudersi, aprirsi o cambiare funzionalità con dei semplici movimenti morbidi della mano.
Valcucine Mendini
cucina mendini chiusa
Viene invece messo in risalto tutto quello che è lo spazio di lavoro e viene ulteriormente attrezzato nella parte di retro con moduli dedicati a tutti gli strumenti utili in cucina. Dal portacoltelli, al porta spezie, ai taglieri, al rotolo di scottex, tutto è in ordine e accessibile.
retro cucina attrezzato
retro cucina
retro cucina chiuso

L’area lavoro è ben illuminata e caratterizzata da materiali atossici e antibatterici. Materiale principe di questo salone è quindi proprio lui: il Lapitec. Green, resiste allo shock termico, ai graffi ed è pure conduttore di calore, ha infatti brevettato il primo piano cottura invisibile. Il funzionamento è semplice: dotato di sensori magnetici e di una serpentina nascosta, posizionando un apposito pad in silicone sul piano, si attivano i comandi touch che consentono l’accensione del sistema, da due o quattro fuochi. In assenza del pad il piano cottura a induzione e i relativi comandi risultano inattivi, sicuri e impossibili da accendere involontariamente. Il top resta quindi completamente libero, contraddistinto solo da un display e da piccole incisioni che enfatizzano la natura a tutta massa del materiale. Tutto ciò non solo aiuta nelle operazioni di pulizia, ma consente anche l’impiego del piano di lavoro per altre attività, dalla preparazione dei cibi fino all’accoglienza in momenti conviviali.

Lapitec chef
Insieme a Lapitec ci sono, sempre per il top della cucina, materiali ceramici e gres, con venature stampate in superficie che ricordano i marmi di tendenza o le tinte piene. La finitura dei materiali passa da Soft touch, vellutata e morbida al tatto, a rugosa e irregolare. Difatti, anche la nuova produzione Neolith tende a rimarcare la disomogeneità tattile delle loro lastre.
Neolith texture
Piano effetto marmo
Dal punto di vista estetico il piano viene presentato in due spessori, il sottilissimo 12mm, che andava tanto di moda anche lo scorso anno, una misura di mezzo da circa 6cm e un 12cm che in molti casi, ingegnosamente, viene attrezzato con cassetti contenenti stoviglie e piccoli oggetti da cucina. Bello anche il gioco che si viene a creare con i vuoti, la gola sottopiano della maniglia ad incavo (sempre attuale) e la partenza poi dell’anta.
piano attrezzato
cucina piano medio legno
cucina cassetto pietra
Sono leggermente cambiati in onore della modernità i telai interni delle ante in stile classico (qui un approfondimento sullo stile di riferimento). Le fascettature diventano quasi tridimensionali e scompaiono pomoli o maniglie in favore di push nascosti.
cucina fascette moderne
dettaglio fascette

NUOVA PALETTE COLORI, MATERICI E DELICATI

Ritroviamo il colore terracotta, eletto colore dell’anno 2021 in una tonalità più delicata anche nei piani in Solid Top e poi ripreso nelle ante in laminato o laccato. Molto bello il collegamento visivo che si viene così a creare tra materiali diversi ma accomunati da una stessa tonalità. D’impatto il color Blue Klein, una tonalità molto decisa utilizzata per pareti e arredi giorno, questo si attenua e si ritrova, in una versione più delicata color polvere, nella cucina. Sempre per i piani troviamo il verde salvia, che con il verde alpi marmoreo è tornato di Auge e tante tonalità di grigio.

color terracotta
color azzurro grigio polvere
Color Blue Kline
proposte colore Silestone
Il grigio antracite viene introdotto anche nelle finiture degli elettrodomestici, prendendo il posto del nero lucido nelle nuove proposte di Smeg.
smeg antracite

CANNETTATO E FRESATO

Con quel suo animo vintage, elegantissimo e tendenza affermata è il legno cannettato, che anche noi stiamo utilizzando da tempo. Torna il legno quindi ma con un vestito diverso, a listarelle uniformi nella colorazione naturale o laccata. Lo abbiamo ritrovato sulle ante delle cucine, dei mobili giorno, nella zona notte e anche come boiserie a parete.

cucina canettato
cucina canettato
cucina canettato
libreria cannettato
Le materie prime si mostrano quindi con trame e intrecci, il marmo viene fresato in sottili geometrie che ampliano il movimento delle venature. Le pietre invece si incastrano tra loro in mosaici capaci di creare dell’ottimo dinamismo visivo.
trame di pietra
trame di pietra
trame mosaici
Anche il vetro non è più un cristallo extrachiaro liscio e pulito ma si trova nella sua forma di stratificato scanalato, a volte con un retro in specchio.
vetro scanalato
vetro scanalato

FORME

Un salone del mobile che guarda al passato per prendere inspirazione, sia nei materiali che nelle forme. Tornano le linee arrotondate, principalmente nei mobili stand alone e della zona giorno, in cucina viene ammorbidito il piano snack o il tavolo conviviale del soggiorno.

forme arrotondate
mobile arrotondato
mobile arrotondato verde
mobile arrotondato cannettato

FINITURE

Qui decretiamo che l’acciaio perde fascino e lascia il posto a tante diverse finiture.
Come abbiamo visto in questi ultimi anni il color ottone satinato e l’oro rosato risultano essere le guide stilistiche del mondo della moda, che anche se indirettamente, detta le regole e influenza anche il mondo del design.
Ritroviamo infatti profili in metallo con queste finiture negli elettrodomestici e in tutto quello che è la rubinetteria, se non vogliamo l’acciaio inox abbiamo la possibilità di escluderlo da qualsiasi elemento per una valida alternativa.
Tra queste il nero opaco, che si può ritrovare anche nei lavabi preformati in abbinamento.

finiture rubinetteria

LE LOCATION DEL FUORISALONE

Il Salone del Mobile è anche un’occasione per scoprire i meravigliosi Palazzi del centro città che aprono i battenti e diventano sede espositiva.
Tom Dixon si è presentato a Palazzo Serbelloni, mentre Palazzo Bovara ha accolto, come lo scorso anno Elle Decor.
All’interno degli allestimenti che descrivono e definiscono le varie zone attraverso degli oggetti di Design senza tempo.
Nella casa che abitiamo oggetti, lampade e arredi si dispongono senza apparente gerarchia temporale e funzionale, diventando intercambiabili in base all’attività svolta al suo interno.

Palazzo Bovara
Palazzo Bovara ristorante
Palazzo Bovara Elle Decor

A Palazzo Citterio la Maison Dior collabora per la prima volta con Philippe Starck invitandolo a reinterpretare la sedia Médaillon, un simbolo dello stile Luigi XVI, caro a Christian Dior.
Ne nasce Miss Dior, una sedia elegante che enfatizza la leggerezza dell’alluminio in tre varianti, due finiture (lucido e opaco) e quattro colori, tra cromo, rame, canna di fucile e oro.
Qui il link all’articolo dello scorso anno, in cui la stessa sedia era stata reinterpretata da tanti designer diversi in progetti anche bizzarri.

Dior e Stark
Dior oro rosa

A Palazzo del Senato Kohler presenta in anteprima mondiale un’esperienza d’arte immersiva su larga scala, intitolata Divided Layers, in collaborazione con uno dei più grandi artisti del panorama contemporaneo: Daniel Arsham, che sempre per l’azienda ha creato Rock.01, un lavello stampato in 3D.

palazzo del senato
arsham

Sede espositiva alternativa è stato invece il caveau di una ex banca in Piazza Affari dove gli oggetti esposti di Pulpo sembravano ancora più preziosi.

Pulpo caveaux
Pulpo caveaux

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI

La Statale viene totalmente occupata da oltre 40 progetti che si propongono di riflettere su quello che è il design potrebbe fare per un futuro migliore. Rigenerazione, riqualificazione, recupero e rinascita attraverso installazione ecosostenibili e sognanti. Nei cortili dell’università si rincorre il tema del labirinto, come The A-maze Garden di Lissoni Associati con Amazon, o anche Labyrinth Garden di Raffaello Galiotto. Nel Cortile centrale spicca la torre-cannocchiale Sideral Station, creata con Whirlpool e firmata da Michele De Lucchi. Così ha spiegato il suo progetto: «È una torre per guardare in alto e immaginare visioni alternative del domani. L’esperienza immersiva al suo interno, dove si esplorano gli spazi emozionali, è pensata per meravigliare e spingere il visitatore a continuare a sognare un domani meritevole di essere vissuto».

statale cortile principale
statale labirinto
statale idra
statale aula magna

HERMES, FENDI E LOUIS VUITTON

L’ampio spazio della Pelota è stato, anche quest’anno, sede espositiva di Hermes, che ha presentato le sue ultime collezioni dedicate all’Home Decor.
Con estrema delicatezza i totem che contengono gli elementi esposti, divisi anch’essi per gamme cromatiche, sono caratterizzati da una leggera struttura in legno e carta di riso.
Sempre carta naturale, strutturata in volumi di diverse altezze, è sede espositiva di ceramiche, contenitori in cuoio e piccoli oggetti in bambù.

Hermes ceramiche
hermes cuoio
hermes piccoli oggetti
hermes soffitto strutture
Spazio Pelota Hermes
Fendi Casa presenta, in uno splendido palazzo di via Monte Napoleone, la sua casa senza tempo.
Richiami del passato, nuovi materiali ecosostenibili quali il bambù, forme classiche e moderne si abbracciano in una produzione sofisticata e attenta al dettaglio.
Fendi Bar
Fendi home
fendi home dettaglio

Orientata all’innovazione creativa la mostra di Luis Vuitton Objets Nomades, in cui celebri designer immaginano mobili sperimentali ma funzionali.
Gli oggetti della collezione sono caratterizzati da un’esplosione di colore, la bellissima poltrona Bulbo di Fernando e Humberto Campana apre la collezione e, durante la visita, abbiamo anche la fortuna di immortalare Patricia Urquiola con la sua Overlay Bowl.

oggetti nomadi
oggetti nomadi louis vuitton
patricia urquiola
oggetti nomadi

LE INSTALLAZIONI BOLD DI LEE BROOM, ALCOVA E NILUFAR DEPOT

Lee Broom in Brera Design District ha presentato le sue Divine Inspiration, una serie di sei lampade eteree che nascono dall’esplorazione del design monumentale associato all’architettura religiosa.
Un viaggio spirituale che trasforma ambienti ed evoca sensazioni di reverenza e contemplazione.

lee broom
lee broom
Lee broom
lee broom

Nilufar Depot presenta Innesto, tre piani di installazioni ricche e di un particolare ed esclusivo tipo di design, che potremmo anche definire unico.
Perché nasce dalla curiosità personale, dalla contaminazione, dall’apprezzamento dell’eterogeneità e dalla fusione di mondi apparentemente lontani.

nilufar depot
nilufar letto
Per il terzo anno consecutivo, Alcova conferma la sua attenzione alle evoluzioni e agli sviluppi del mondo del design, per offrirne uno spaccato stimolante.
In ogni stanza un’esposizione diversa in cui diversi progetti alternano professionisti affermati a giovani talenti emergenti per esplorare nuove frontiere dal punto di vista tecnologico, dei materiali, della produzione sostenibile, delle pratiche sociali e di ogni altra attuale direzione del design.
alcova portale
alcova finestra
alcova tessuti

Interessante e inerente al tema del riutilizzo, la presentazione di materiali riciclati da elettrodomestici in disuso.

elettrodomestico riciclato

IL SALONE DEL MOBILE 2022 A CONCLUSIONE

La produzione non potrà mai essere a impatto ambientale zero, sostenibilità e transizione ecologica sono quindi temi difficili da affrontare ma allo stesso tempo delle sfide interessanti.
Nella speranza che si riesca davvero a creare un ecosistema virtuoso sul riutilizzo per limitare i grandi sprechi della nostra società vi diamo appuntamento al Salone del Mobile nel 2023!

Milan Design Week 2021: tra il nuovo format del Supersalone e i distretti del fuorisalone.

Milan Design Week 2021: tra il nuovo format del Supersalone e i distretti del fuorisalone.

La Milan Design Week 2021 è finalmente arrivata, esplosa in tutta la sua energia!
Nella scorsa settimana Milano ha riportato in auge la macchina in continuo movimento del Salone del Mobile, in una sua versione straordinaria, accompagnata dai distretti del Fuorisalone insidiati nel tessuto urbano del capoluogo.
La tanto attesa edizione autunnale ha suscitato un fermento sempre più tangibile, cui ha fatto seguito una positività e accoglienza da parte di tutta la popolazione. Un chiaro messaggio di ripartenza di una Milano che si riscopre in tutta la sua energia e desiderio di innovazione.
L’edizione digitale di aprile non ha fatto altro che accrescere il desiderio di tornare in presenza, tra stand e installazioni creative! 

Abbiamo anche noi curiosato tra gli stand del Supersalone e le esposizioni del fuorisalone, a caccia di idee e ispirazioni, per un continuo aggiornamento su tendenze e spunti progettuali.
Ecco il nostro bilancio di questa edizione autunnale tra considerazioni e selezione personale!

mappa milano fuorisalone Modulor

Km Percorsi

ore

location

calorie bruciate

Tra Fashion e Interior Design: l’attenzione per il visual

Il Fuorisalone nel corso degli anni si è sempre riconosciuto per le sue installazioni tematiche, al limite tra esposizioni artistiche e ambientazioni immersive. Negli ultimi anni, a farsi riconoscere, sono stati sempre più frequentemente i brand provenienti dal mondo fashion.

Nel 2019 a riscuotere maggior successo è sicuramente Cos a Palazzo Isimbardi con il suo portale destrutturato in volumi stampati a 3D. Ad accompagnarlo, Hermès al complesso de La Pelota e la sua attenzione al manufatto artigianale, ma anche Missoni con Home Sweet Home mettendo in scena un mondo tessile permeato di colori saturi.

Durante la appena terminata Milan Design Week 2021 sono ancora una volta i brand dell’alta moda a farsi riconoscere per metodologia espositiva e scenografie stupefacenti. Hermès, Antonio Marras, Dior e Gucci sicuramente tra i più nominati di questa edizione.

Hermès_Milan design week 2021 La Pelota

Hermès, Collection for the Home – La Pelota

La casa di alta moda francese torna alla Pelota con un setting onirico: 5 totem espositivi decorati a mano dagli scenografi del Teatro alla Scala reinterpretando il concetto di “casa”. Internamente, suddivisi in temi differenti, oggetti della collezione Home che valorizzano la matericità, l’impronta artigianale e il lavoro minuzioso del fatto a mano. Un allestimento che colpisce e rimane impresso non soltanto per l’impatto estetico, ma anche e soprattutto per i valori trasmessi e l’emotività dello spazio. Da ammirare l’attenzione maniacale per i punti di vista, le linee architettoniche e la serialità delle grafiche, la tattilità dei materiali esaltata dagli oggetti che vogliono essere toccati e sentiti.

Hermes Fuorisalone 2021 La Pelota dettaglio totem 01
Hermes Fuorisalone 2021 La pelota dettaglio totem 02
Hermes Fuorisalone 2021 La Pelota dettaglio totem 03
Hermes Fuorisalone 2021 La pelota dettaglio totem 04
Hermes Fuorisalone 2021 La Pelota dettaglio totem 05

Dior, The Dior Medallion Chair – Palazzo Citterio

A Palazzo Citterio prende vita l’installazione teatrale voluta da Maria grazia Chiuri. Protagonista è l’iconica Medallion Chair, in pieno stile Luigi XVI, scelta da Christian Dior come emblema imprescindibile della Maison francese per la sua eleganza e il suo “stile parigino”. 17 tra artisti e designer sono stati così invitati a reinterpretare la sedia originale, dando vita a oggetti in balia tra creazione fantastica, reinterpretazione concettuale, rivisitazione grafica. Provocatorie, spiritose, altezzose, destrutturate, impossibili. Un allestimento che valorizza a pieno le varie sedie, rendendole protagoniste di una messa in scena magistrale.

Milan Design Week 2021 Dior medallion Chair
dettaglio Dior Medallion Chair 01
dettaglio Dior Medallion Chair 02
dettaglio Dior Medallion Chair 03

Sinistra: Ma Yansong, Meteor
Centro: India Mahdavi, Swan
Destra: Seungjin Yang, Blowing chair for Dior

Alcova – Ex Ospedale Militare

Il fascino dell’abbandono incanta i visitatori di Alcova, creando interessanti contrasti concettuali e visuali con le opere di design. Tra impianti a vista, muri scrostati e lavandini con tubature arrugginite dell’ex Ospedale Militare si mette in scena il design contemporaneo.
Qui allestimenti dall’impatto scenografico ricercato e immersivo incontrano ambienti espositivi dal concept fortemente espressivo.

Ne è un esempio Brassless, a cura di Studio Vedèt per Nilufar Galley, il cui obiettivo dichiarato è quello di accelerare la fine del trend dell’ottone. Materiale estremamente utilizzato dal 2017 ad oggi, la cui diffusione è stata enfatizzata dalla grande velocità di distribuzione di internet e i social media, l’esposizione non vuole sancire la fine dell’ottone, ma piuttosto una denuncia nei confronti della decadenza dei trend.
Con questa logica sono stati selezionati 13 designer talentuosi, volutamente estranei alle tendenze contemporanee, i cui oggetti sperimentano la duttilità, resistenza, estetica e proprietà tecnica dei metalli.
Dall’oro, all’alluminio pressato, passando per il nichel e il rame, ma anche argento e acciaio. Transparent Landscapes di Studiozero indaga invece il tema della trasparenza, declinato in un allestimento sensoriale, tra visivo e sonoro, e nella presentazione di tre oggetti iconici: uno specchio, un tappeto e una lampada da terra.

Al piano superiore dell’edificio Lavanderia ci si trova invece proiettati nell’atmosfera surreale di Arancia Meccanica attraverso la riproduzione rivisitata del Milk Bar curato da HEAD.

Milan Design Week 2021 Nilufar Gallery Brassless
Milan Design Week 2021 Nilufar Gallery Objects of common use

Nilufar Gallery, Brassless e Object of Common Use, Alcova

Trasparenze Alcova
Trasparenze Alcova 02

Transparent Landscapes, Studio Zero, Alcova

milk bar arancia meccanica Alcova
milk bar arancia meccanica Alcova 02

Korova Milk Bar, HEAD

Allestimenti monocromatici e tono-su-tono

Lo studio del colore diventa leitmotiv condiviso in diversi allestimenti.
Ne è un esempio La Casa Fluida proposta da Elle Decor a Palazzo Bovara. Qui, nella proposta living, la flessibilità degli ambienti si esprime attraverso divisori tessili e micro ambienti monocromatici. Proseguendo poi nella corte interna, in una simbolica piazza al cui centro si trova la natura, circondata da una panca in pelle ecosostenibile. Passando quindi alla stanza dei giochi, in cui ciascuna tenda è dedicata a una fase della crescita differente con arredi studiati ad hoc.
L’impatto estetico è quello di micro ambienti incentrati su un’impostazione monocromatica o interessanti abbonamenti di tono-su-tono.

Allo stesso modo, anche il terrazzo di Paola Lenti si tinge di blu, creando uno scorcio di cielo a portata di mano nel pieno centro della città. Mentre al Senato Hotel Milano è il tema dell’acqua a dar vita ad un allestimento immersivo che riprende anch’esso la scelta del colore blu.
Abbinamenti cromatici in contrasto tra colori pastello sono invece gli allestimenti di Kerakoll e Mutina Ceramiche, entrambi nel cuore pulsante del Brera Design District. Per i più piccoli, target ideale per le sperimentazioni cromatiche, è da sottolineare la proposta di Ferri mobili al Supersalone in cui anche forme e linee aggiungono ulteriore significato.

Elle Decor Palazzo Bovara 03

La Casa Fluida, Elle Decor

Senato Hotel Milano Aqva
Senato Hotel Milano Aqva dettaglio

ACQVA, Senato Hotel Milano

Ferri Mobili Supersalone

Ferri mobil, Supersalone

Supersalone DeCastelli
Kerakoll Design Milan design week 2021

Sinistra: De Castelli, Supersalone
Destra: Kerakoll Design House, Kerakoll

Supersalone Connubia Milan Design Week 2021
Luigi Ghirri Mutina 2021

Sinistra: Connubia, Supersalone
Destra: Between the lines, Luigi Ghirri, Mutina

Milan design week 2021 Mohd studiopepe
Milan design week 2021 Mohd studiopepe 02
Milan design week 2021 Mohd studiopepe 03

Studiopepe per Mohd Milano

Tra riflessioni e spunti suggestivi: l’importanza del concept

In questa Milan Design Week 2021 a dare ulteriore importanza agli allestimenti di maggior successo è sicuramente la cura del concept e il messaggio trasmesso.  Oltre alle già citate installazioni esemplari di Hermès e Dior anche Nilufar Gallery di Alcova e La Casa Fluida di Elle Decor trovano un doppio riscontro positivo.
Quest’ultima, già menzionata per l’impostazione cromatica dei propri interni, risulta ancora più apprezzabile perché affiancata dallo sviluppo di tematiche contemporanee.
La fluidità degli ambienti domestici, da luce ad alcuni dei bisogni sempre più consapevoli che la pandemia ci ha lasciato.
11 ambienti declinano queste necessità con soluzioni sempre più flessibili e spunti di riflessioni per la nuova domesticità.

Elle Decor Palazzo Bovara 03
Elle Decor Palazzo Bovara 01 Milan Design Week 2021

La Casa Fluida, Elle Decor

Living Corriere, Doppiafirma – Palazzo Morando

A Palazzo Morando, tra i progetti presentati in Doppiafirma di Living Corriere, Ugo La Pietra rende omaggio ai mestieri d’arte e genius loci attraverso Vasi Architettura/Natura. Il messaggio trasmesso, tra provocatorio e di denuncia, vuole proteggere il verde urbano, spesso inserito in progetti architettonici e urbanistici per giustificare e provare a restituire equilibrio all’azione di continua costruzione cui le città sono soggette. Le architetture diventano allora culla di terreni entro cui la natura dovrebbe trovare vita, ma si trova invece vincolata.

Milan design Week Doppiafirma Palazzo Morando

Vasi Architettura/Natura, Ugo La Pietra per Doppiafirma, Living Corriere

Interni, Interni Creative Collection – Università Statale di Milano

Nell’Università Statale di Milano il tema della natura, legata alle sue specie animali, ritorna con Survival all’interno del Cortile d’Onore. Una zattera, una moderna Arca di Noè, accoglie gli iconici animali di Qeebo in un estremo tentativo di salvataggio dal surriscaldamento globale, caricati per mezzo di elevatori meccanici.

Di visione quasi apocalittica è anche l’allestimento a cura di Nanda Vigo con Ctrlzak nel loggiato ovest. Due grandi teche di vetro accolgono in un paesaggio lunare manufatti e creazioni artistiche, arricchendoli di una connotazione ultraterrena.

Survival Qeebo Universita Statale Milano Milan Design Week

Survival, Qeebo

Saeturn Nanda Vigo CTRLZAK

Saeturn, Nanda Vigo e Ctrlzak

Care of detail: inserti materici in pelle per prodotti di alta gamma

Se il Fuorisalone ha riservato grandi sorprese durante la Milan Design Week 2021 per quanto riguarda spunti, tematiche e allestimenti, il merito per l’attenzione ai dettagli e finiture va sicuramente ai prodotti esposti durante il Supersalone.Impostato volutamente su un format espositivo uniforme tra i vari brand, rinunciando a stand ben distinti e iconografici, concentra l’attenzione sui prodotti.
Ecco allora che dettagli e finiture risultano ancora più apprezzabili.

Tra questi si menziona Turri, i cui divani presentano cuciture rivestite in pelle creano interessanti contrasti cromatici e materici.
Ripresi anche nel dettaglio del bracciolo, in cui viene riproposta una struttura leggera a vista che richiama l’iniziale del logo.
Sempre in pelle sono le maniglie CPRN dallo sviluppo semicircolare, abbinandosi al rivestimento di un caldo color arancione delle ante, ripreso anche nel top.

Ceppi abbraccia la struttura morbida di un ampio divano con tiranti contenitivi che arrotolandosi attorno alla struttura a vista, si snoda poi per tutto il perimetro esterno. Porada impreziosisce una consolle in legno scuro con prestigiosi cassettini estraibili le cui maniglie sono sostituiti da laccetti annodati.
Un complemento di natura quasi maschile, dall’aspetto austero e moderno.
Il tema del laccio si ritrova anche in Hausen, la cui libreria presenta ripiani collegati tra loro da un profilo metallico che si snoda abbracciando i singoli elementi.  

dettaglio divano Turri Supersalone 2021
poltroncina pelle Turri Supersalone 2021

Turri, Supersalone

Ceppi Supersalone 2021
CPRN Supersalone 2021

Ceppi (sinistra) e CPRN (Destra), Supersalone

Hausen Supersalone
Porada Supersalone

Hausen (sinistra) e Porada (Destra), Supersalone

I materiali tra nuove tendenze, lavorazioni e sensazioni durante la Milan Design Week 2021

Nel mondo tessile, l’indirizzo ben identificato assiste alla rinascita del bouclè sia in tinte monocromatiche chiare, sia in varianti bicolore.
Tra i tanti esempi esposti in questa Milan Design Week 2021 si possono citare SEM Milano ad Alcova e la stessa Porada.
Sempre per quanto riguarda i tessuti, magistrale la scelta cromatica e gli abbinamenti ponderati di Hermès.

Passando invece all’intramontabile marmo, di estrema raffinatezza sono, come ogni anno, le proposte Salvatori. Miniature di architetture domestiche si abbinano a oggetti di uso comune, resi aulici dal materiale eterno per eccellenza.

Ad esaltarne la duttilità, rendendolo quasi materia fluida è la proposta Agglomerati in Alcova. Qui il marmo Palissandro sembra piegarsi morbidamente in un interessante gioco di incastri nella proposta MASS. Nella variante di Round Table, lo stesso principio trasforma il piano in gambe strutturali, snodandosi delicatamente al pari di un tessuto morbido.

Da segnalare inoltre il nuovo showroom Antolini inaugurato proprio durante la Milan Design Week 2021 in Piazza Fontana. Qui una spettacolare macchia aperta si sviluppa dalla parete espositiva attraverso listelli bifacciali. Un effetto scenografico perfettamente riuscito in grado non soltanto di esaltare la bellezza delle essenze di marmo, ma anche le infinite capacità di lavorazioni. Al piano inferiore, metodi allestitivi differenti espongono il materiale naturale distinto per colore, tipologia o finitura della superficie.

Agglomerati Alcova Milan Design Week 2021
SEM Milano Alcova Milan Design Week

Sinistra: Agglomerati, MAAS
Destra: SEM Milano, Alcova

Antolini Showroom Milano Design Week
campionario marmo nero Antolini
vasca Onice Antolini Milan Design Week

Antolini Showroom in Piazza Fontana

Conclusioni della Milan design Week 2021 in versione autunnale

Dopo l’edizione digitale della Milan Design Week, quello che rimane di questa edizione finalmente in presenza è una grande voglia di partire. Milano, che sembrava quasi passibile e spenta durante il periodo della pandemia, ha invece mostrato la grande macchina in fermento che si stava alimentando. I riflettori si spengono quindi per questa edizione, pronti a riaccendersi dal 4 al 10 Aprile con la tradizionale e amata settimana del mobile.

Ci si vede allora nel 2022, pronti ad accogliere le novità!

Digital Design Week 2021: la nostra selezione e considerazioni

Digital Design Week 2021: la nostra selezione e considerazioni

Si è appena conclusa sulle piattaforme digitali l’edizione 2021 della Digital Design Week, con la speranza di vederne realizzata nel mese di settembre la versione tradizionale.

Il Salone del Mobile rende Milano la protagonista indiscussa nel mondo del design contemporaneo, accendendo i riflettori su nuovi progetti, proposte d’avanguardia ed eventi in grado di valorizzare il “saper fare” italiano ma anche la sua contaminazione internazionale.

Anche noi di Modulor abbiamo partecipato da remoto al ricco palinsesto di talk e webinar proposti sulle principali piattaforme digitali… ecco alcune nostre considerazioni!

Missoni-Milan-Design-Week-2019
Nendo-fuorisalone-2019

Allestimenti del Fuorisalone nella sua edizione del 2019: sulla sinistra l’installazione “Home sweet home” di Missoni in Via Solferino, sulla destra Nendo in “Breeze of light”

Time-machine-ventura-centrale-fuorisalone-2017

Time Machine, l’installazione durante il Fuorisalone 2017 nella nuova zona del design Ventura Centrale

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Time is Time, un ambiente immersivo allestito negli spazi di Superstudio durante la Design Week 2016 incentrato sul tema del tempo

Salone del Mobile e Fuorisalone: Milano la capitale del design

Sembrano passati secoli da quando Milano, nelle settimane centrali di aprile, si riempiva di turisti internazionali, giovani designer emergenti, professionisti in caccia di proposte innovative e studenti universitari bramosi di eventi e lanci di nuovi prodotti.
Dall’appassionato di design, al professionista del settore, al semplice cittadino amante della vita mondana: la settimana del Salone del Mobile è sempre riuscita a catturare gli interessi di tutti.

Una delle poche manifestazioni in grado di coinvolgere un pubblico talmente ampio da trasformare Milano in una grande “comunità del design”.
Impossibile camminare lungo le vie del capoluogo durante quei giorni e non essere coinvolti nel cuore pulsante della Design Week.
Grafiche colorate che identificano i vari distretti, installazioni artistiche e banner pubblicitari con qualche pezzo d’arredamento appena lanciato sul mercato raggiungono ogni angolo della città.

La variante professionale del Salone del Mobile, negli immensi spazi di Rho Fiera e ancor più il suo Fuorisalone organizzato in zone del design in continuo cambiamento sembrano ormai un vecchio ricordo. Due realtà che nel corso degli anni hanno conosciuto un successo tale da diventare entità ben distinte, ciascuna con il proprio pubblico di riferimento.

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Fuorisalone, la cartina con i distretti del design per l’edizione 2019.
Sulla destra, il logo ufficiale del Salone del Mobile

Digital Design Week: cosa è e che cambiamenti apporta alla versione tradizionale?

L’annullamento dello scorso anno a causa dell’emergenza sanitaria e il suo futuro incerto anche per la versione 2021 non hanno tuttavia fermato la creatività della Design Week.
L’edizione 2020 della Design Week si era già spostata sui canali digitali, incontrando l’approvazione e coinvolgimento di entrambe le realtà che la costituiscono. Salone del Mobile e Fuorisalone mai come oggi si trovano a dialogare reciprocamente per dar vita a un ricco palinsesto di eventi.
Conversazioni, webinar e riflessioni su cosa significhi fare design oggi e sulle varie sfaccettature di questo mondo.
Le stringenti normative di sicurezza hanno completamente rivoluzionato anche la metodologia di presentazione dei nuovi prodotti.
La presenza fisica è ormai una possibilità troppo restrittiva per cui naturalmente l’attenzione si sposta sul mondo digitale.

Per non fermare la grande macchina del design, le realtà che hanno sempre accompagnato l’edizione tradizionale della Milan Design Week hanno organizzato una versione digitale.
La Digital Design Week 2021 si è svolta sulle piattaforme web di Interni (storica rivista associata alla settimana del Salone), Fuorisalone e AD Italia. Dal 12 al 19 aprile ecco allora una serie di riflessioni che hanno coinvolto figure professionali.

Dal mondo dell’arredamento, all’architettura, ma anche letteratura, tecnologia, arte e realtà artigianali si scambiano pareri e riflessioni sui temi contemporanei che muovono il design. Nello specifico caso di Interni inoltre, la sua versione è proseguita fino al 23 aprile, con l’appuntamento serale fisso programmato alle 18.30 in streaming.

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Una citazione di Marco Spinelli, condivisa sui profili social di AD Italia che sottoline l’imporatnza del “su misura”.
Sulla destra: Poltroncina San Siro, progettata da Jasper Morrison per Cappellini e presentata durante la Digital Design Week 2021

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Tavolo Aldford di Bentley Home – Luxury Living Group disegnato da LLG Creative Team

Smartworking e nuova percezione dell’ambiente domestico

Tema indubbiamente contemporaneo durante questa Digital Design Week è stato l’introduzione del concetto di smartworking e la nuova domesticità.
Noi di Modulor abbiamo già affrontato questo tema, portando anche esempi di progettazione avvenuti durante i precedenti mesi.

A tal proposito, è interessante l’interpretazione proposta da Lara Facchinetti, HR Manager di Zamperla, nel capitolo “Studio” del laboratorio proposto da Strategy Innovation. Il tema di riflessione si sposta sull’ibridazione tra il lavoro da casa e la vita in ufficio, notando come la miglior condizione lavorativa derivi dall’integrazione di entrambi.
Se prima il mondo lavorativo e la sfera privata erano ambiti ben distinti della nostra quotidianità, ora capita spesso durante una conferenza online di assistere a piccole “intrusioni”. Figli incuriositi dallo schermo e animali domestici scappati dal proprio posto diventano attori di una connessione non solo concettuale, ma anche fisica e visiva. In quest’ottica, la migliore produttività si raggiunge riuscendo a trarre vantaggio da entrambi i contesti lavorativi.
La casa viene identificata come l’ambiente della concentrazione, dove isolarsi dai colleghi, e l’ufficio è invece ambiente della condivisione.

Quello che manca durante lo smartworking sono infatti le riunioni improvvisate e il processo di brainstorming che nascono spontaneamente durante una pausa caffè. Legate alle nuove esigenze di riconfigurazione spaziale, come costatato anche dalla nostra esperienza, si apre in parallelo il cambiamento nella percezione dello spazio lavorativo.

A tal proposito è interessante riportare il punto di vista di Marco Roversi, collega specializzato nella progettazione si arredi su misura in ambito contract. Se infatti la riconfigurazione dell’ambiente domestico è spesso restrittiva, e vincolata a cambiamenti non troppo invadenti, lo spazio di lavoro subisce un cambiamento radicale. Viene proprio ripensato nella sua impostazione basilare, facendo della flessibilità la sua caratteristica fondante.

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Funivia, illuminazione a sospesione progettata da Carlotta Bevilacqua per Artmide 

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6×6 il sistema modulare per l’ufficio progettatao da Roversi

La reinterpretazione delle componenti impiantistiche

La continua ricerca di flessibilità dell’ambiente lavorativo avvicina ulteriormente il contract al mondo del retail, abituato a cambiamenti continui.
La progettazione della componente architettonica diventa allora un punto fondamentale per garantire infinite configurazioni spaziali.
Come nel caso dei white boxes per il mondo del retail, la componente impiantistica viene reinterpretata ora più che mai per il suo impatto estetico.

A portarne un grande esempio è sicuramente la logica progettuale proposta da Davide Groppi durante il talk “Abitare lo spazio di lavoro” proposto da Lombardini22. La visione del designer di fama internazionale è proprio legata alla flessibilità della luce, che si svincola dall’impianto elettrico a cui appartiene.
Le soluzioni proposte nel corso degli anni dallo stesso designer sono sempre state pensate con la volontà di rendere la luce libera da vincoli impiantistici preesistenti. Fornire la luce giusta non significa soltanto permettere di vedere lo spazio ma anche di sentirlo.
Un’impostazione che diventa sempre più scenografica con un lavoro di progettazione che diventa lavoro di eleganza.

Secondo esempio è la serie di progetti portati dall’architetto Duccio Grassi durante il talk Design beyond Matter (il design oltre la materia).
Una relazione tra componente architettonica e impiantistica che supera il livello di necessarietà per diventare integrazione progettuale con la visione estetica.

Altra tematica connessa alla relazione tra esigenze strutturali e flessibilità del progetto è quella dello sfruttamento degli interstizi, la cosiddetta architettura in between. Abbiamo da poco analizzato le potenzialità della progettazione di arredi funzionali in grado di ottimizzare gli spazi e condividiamo quindi a pieno le riflessioni di Daniele Lago, fondatore della nota azienda di arredamento in serie.
L’in-between non è soltanto tematica di progettazione dell’ambiente domestico ma anche la metafora della relazione tra il brand e la propria comunity.

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Infinito, Davide Groppi

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Zara Rome, Duccio Grassi Architects.
Sistema impiantistico e allestimento si coiugano in un elemento progettuale che si mimetizza nell’ambiente.

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Max Mara Tokyo Ginza Home, Duccio Grassi Architects

Sostenibilità e impatto ambientale: le visioni legate al design

Una delle tematiche forse più inflazionate negli ultimi anni è sicuramente legata alla sostenibilità e all’impatto ambientale.
Innumerevoli potrebbero essere le visioni e progetti che ne fanno da porta bandiera.
Dal mondo della progettazione il tema dell’economia circolare si sposta direttamente al mondo produttivo trovando infiniti sfoci.

Che cosa significa però effettivamente essere sostenibili al giorno d’oggi?
Produrre utilizzando materiale di riciclo non sempre è la soluzione definitiva. Bisogna mettere infatti sul piatto della bilancia l’insieme ciclo di vita degli arredi e considerare il loro impatto ambientale anche nel corso degli anni.
Ecco allora che la parola “riciclo” compare diverse volte durante questa Digital Design Week.

L’architetto e designer Paola Navone porta la sua visione degli oggetti di riciclo come una serie di prodotti artigianali ricavati dagli scarti di lavorazione.
Una visione che vuole rompere gli schemi portando colore e allegria all’interno dei progetti riuscendo a valorizzare quella che è la manualità artigianale locale.

Giuseppe Pedrali, amministratore delegato dell’omonima azienda bergamasca, si sofferma inoltre sull’aspetto normativo della sostenibilità.
“Essere sostenibili” è ormai diventato il motto comune di diverse aziende produttrici, ma quante di loro effettivamente si soffermano sulle certificazioni che posso attestare ufficialmente questa caratteristica? I processi produttivi sono effettivamente controllati e progettati in modo da ridurre gli sprechi e incidere il meno possibile sull’ambiente?

Ico Migliore, architetto di Migliore+Servetto, sottolinea come il tema della sostenibilità non sia soltanto legato ai materiali ma al comportamento degli utenti.

Tra tutti i pensieri analizzati, quello che sicuramente noi di Modulor sposiamo completamente è quello proposto dall’architetto e designer Piero Lissoni durante la conversazione “Tutto è progetto” disponibile su AD Italia.
La sostenibilità consiste nel progettale arredi in grado di durare nel tempo.

Cosa significa fare design oggi? Come emergere all’interno di un mercato sempre più ampio?

Condividiamo ancora una volta le parole di Piero Lissoni come fulcro e riassunto di questa Digital Design Week.
Il mondo del design ragiona ora worldwide, ciò che consente di essere valorizzati è l’alta qualità e il saper mantenere e conservare il “fare artigianale”.

Pur sapendosi relazione alla sempre più frequente tecnologia e al mondo dell’intangibile, è fondamentale riconoscere la ricchezza offerta dall’artigianato. Il nuovo modello di artigianalità, seppur abbia perso alcune qualità trasmesse negli anni, incontra nuove possibilità.

Saper relazione la capacità di usare le mani, il toccare i materiali e interpretarli con tecnologie incredibili consiste nel design del futuro.
Un design meno disegnato e più prodotto.
Seppur il termine stesso “design” ossia disegno industriale, sembrerebbe viver all’opposto della concezione di artigianalità, la congiunzione di questi mondi è la vera chiave innovativa per il futuro della progettazione di interni.

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Round D.154.5, la storica poltroncina disegnata da Gio Ponti e reinterpretata in veste contemporanea da Molteni & Co

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Soriana, Afra e Tobia Scarpa per Cassina
Sulla destra: Pacific, la nuova collezione firmata Patricia Urquiola per Moroso

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Il sistema di sedute Connery disegnato da Rodolfo Dordoni per Minotti