Una cucina professionale in acciaio inox

Una cucina professionale in acciaio inox

Per gli appassionati dei fornelli invidiare Masterchef è un dato di fatto! Cucine attrezzatissime in acciaio inox, complete di tutti gli elettrodomestici coordinati fanno venir voglia di creare piatti deliziosi.

L’ACCIAIO INOX

È il materiale più utilizzato nelle cucine dei grandi chef, per questo oggi la cucina in acciaio è di grande tendenza.

La maggior parte degli elettrodomestici e dei piani cottura è completamente in acciaio o presenta comunque finiture inox riconoscibili. Avere una cucina monomaterica uniforma sicuramente l’ambiente in cui è inserita.

Resistente, durevole, igienico e brillante, l’acciaio possiede tutte le caratteristiche che servono a chi ama cucinare nell’ordine. Un rigore che invoglia a cucinare e rende ancora più professionale l’ambiente cucina, trasformandolo in un vero e proprio laboratorio di creazioni culinarie.

Attenzione però a non rendere la cucina troppo asettica! Per inserire una cucina industriale in un’ambiente famigliare è utile creare un progetto armonico che gli dia anche un po’ di personalità e

CONTESTO

La cucina che vi presentiamo si trova all’interno di una villa modernissima, situata ad Hanoi in Vietnam immersa in un giardino dalla flora rigogliosa. Un progetto contemporaneo nello stile e prezioso negli arredi, che puoi approfondire in questo articolo del nostro Portfolio.

L’intera struttura è stata realizzata con un involucro edilizio leggero, caratterizzato da ampie vetrate e sottili tiranti di ferro verniciato di bianco. Lo accompagnano passaggi esterni pavimentati in legno con coperture trasparenti.

La luce filtra ovunque e la struttura così industrializzata è coerente con il progetto dell’arredo interno e si sposa bene con la natura selvaggia esterna.

PROGETTO E REALIZZAZIONE

Il progetto di questa ampia e luminosa cucina è opera di un rinomato studio milanese, riuscito nell’arduo compito di bilanciare spazi e materiali. Un connubio armonico dallo stile industriale ma con l’anima di una cucina domestica.

In questa ampia stanza open space la cucina si divide in più componenti. Al centro si posiziona un’attrezzatissima isola centrale con piano cottura in vetroceramica. La affiancano due elementi cottura laterali con grill e teppanyaki alloggiati su di un top in marmo grigio chiaro.

Un’enorme cappa centrale copre l’intera superficie dell’isola. Arrivando verso la zona cucina la prima cosa che si nota è questo blocco monolitico centrale che viene illuminato dalla luce delle ampie vetrate retrostanti.

Sulla parte di sinistra è presente un elemento composto da due colonne frigorifere e un modulo di doppi forni. La parte alta dei vani a giorno è occupata da ripiani simmetrici centrali in lamiera.

Questo lato si specchia agli elementi sulla destra, dove è presente un altro frigorifero da incasso, una cantinetta vini e nuovamente dei ripiani a giorno nella parte superiore.

Interessante il mobile “bar” a lato della vetrata, composto da un mobiletto basso in acciaio inox a ripiani e un light box superiore. Da qui, una serie di porta bicchieri in tubi di metallo e plexiglass sono pronti ad accogliere un ampio servizio di calici di vino.

cucina professionale acciaio
cucina acciaio
elemento light box

Un rapido excursus tra i 40 anni di Modulor

Un rapido excursus tra i 40 anni di Modulor

Oggi festeggiamo i 40 anni di fondazione di Modulor! Esattamente quarant’anni anni fa la giovane Carla iniziava la sua attività in un piccolo capannone di Torre Boldone.

grafica 40 anni Modulor

In questi anni ha vissuto, osservato e preso ispirazione per i suoi progetti dalle tendenze d’arredo che si sono susseguite veloci. Ma cosa è cambiato nel gusto della gente in tutti questi anni?

Carla cresce con l’eccentricità degli anni ’60. Un’esplosione di colori in risposta alle austerità della guerra, si viene a coniare il termine kitsch proprio per questi abbinamenti contrastanti.

Si trovano motivi geometrici nei pavimenti e la plastica viene eletta materiale innovativo ed esclusivo, da utilizzare in qualsiasi ambito e forma.

Ps: Ricordiamoci che negli anni ’60 nasceva la Pop Art di Andy Warhol con l’esaltazione dei simboli clou della società consumistica.

Negli anni ’70 l’adolescente Carla partecipa al movimento degli Hippie chiamati anche “Figli dei fiori”. L’utilizzo sfrenato di simboli floreali e forme geometriche e psichedeliche sono le firme stilistiche fondamentali di quegli anni. .

La plastica è per un attimo accantonata e al suo posto sono reintrodotti materiali più consueti, come i metalli e la pelle. Quest’ultima utilizzata soprattutto nel suo colore naturale.

 

LA SPENSIERATEZZA DEGLI ANNI 80

Arriviamo finalmente alle porte anni ’80 quando nasce la Modulor con l’obiettivo di divenire linea guida di un’architettura e un design d’interni a misura d’uomo, relazionandosi in armonia e in simbiosi con i bisogni dei propri clienti. Il termine “Le Modulor” è coniato direttamente da Le Corbusier intorno agli anni 50 del Novecento,che definisce una scala di proporzioni ricavate dalle misure dell’uomo.

Quello che quarant’anni fa era avanguardia, oggi è tornato fortemente di moda. Uno stile caratterizzato dalla permanenza dei colori sgargianti, a volte anche in colorazioni opache, e l’utilizzo di un mix di materiali contrastanti, che si ritrovano a coabitare serenamente nella stessa stanza.

Nei complementi d’arredo le maniglie e i profili, in legno o metallo, prendono importanza. Non vengono infatti lasciati in finitura naturale ma verniciati di colori quali il rosso, molto di moda, o anche di verde e di nero.

La zona giorno diventa il fulcro della casa in cui non possono mancare ampi divani in pelle, sedie e lampade di design. È proprio in questi anni infatti che si assiste a un’impennata nella produzione e varietà di oggetti di design per la zona living. Meritevoli di citazione, le famose le opere pop di Alessandro Mendini, mentre per i più ricercati si ricordano icone del design dallo stile moderno. L’indimenticabile Arco o Parentesi di Achille Castiglioni, la poltrona Wassily di Marcel Breuer, oppure la Barcellona di Mies Van der Rohe sono solo alcuni esempi.

Vengono anche introdotti i primi colori fluo e il nuovo materiale che prende il posto del vetro tradizionale è il sintetico plexiglass.

ANNI 80 Modulor
letto anni 80

TORNA LA SOBRIETÀ NEGLI ANNI 90

Gli arredi abbandonano le forme bombate e le linee sinuose che li avevano contraddistinti negli anni precedenti per riscoprire forme geometriche semplici, essenziali e minimali.

Vanno di moda le superfici lisce e lucide, qui infatti vengono stese le prime basi per quello che sarà l’essenza dei mobili contemporanei.

La plastica colorata fa del tutto spazio a materiali classici come il vetro, il legno e il ferro battuto.

Anche i colori accesi degli anni precedenti lasciano spazio alle tinte tenui, che dalle pareti si espandono fino agli arredi e ai complementi. Un’esplosione di beige, cipria, bianco candido, che a volte si abbinano a colori scuri come il grigio antracite e il nero.

La moquette e il parquet, due pavimentazioni opposte coesistono armoniosamente e si diffonde, come materiale, la pelliccia sintetica colorata soprattutto su poltrone e pouf.

La funzionalità degli elementi, progettati in funzione dell’attività che deve essere da loro svolta, lasciano comunque spazio alla creatività, soprattutto nelle forme originali e uniche.

cucina anni 90 Modulor
soggiorno anni 90

GLI ANNI 2000 E LA MULTIFUNZIONALITÀ

Le metrature delle case si riducono nei progetti dei nuovi appartamenti. Le case ariose delle epoche precedenti vengono ridimensionate in funzione di necessità e praticità.

Questo comporta il ripensare gli arredi in un’ottica di massima ottimizzazione per spazi e funzioni, prediligendo per esempio divani-letti trasformabili, tavoli allungabili e consolle.

I materiali diventano più flessibili e leggeri. È il passaggio dal legno massello, pesante e soggetto a deformazioni legate all’umidità, all’MDF o listellare, un composto di alta qualità ottimo per le laccature.

Iniziano a delinearsi nuove tendenze stilistiche nel settore arredo, quale L’Urban o l’Hi-Tech, che lasciano spazio a linee essenziali e materiali industriali. La tecnologia entra ufficialmente nel mondo dell’interior design diventando caratteristica funzionale ed estetica.

In totale opposizione tornano in voga lo stile Bohemien e nasce lo Shabby Chic, il “trasandato elegante”. Mobili vintage d’antiquariato fanno da padroni all’interno della casa definendo un gusto retrò rivisitato in ottica contemporanea.

 

cucina Modulor acciaio
living velluti e metalli

MODULOR SI PREPARA AD AFFRONTALE LE NUOVE SFIDE STILISTICHE DEGLI ANNI A DIVENIRE

Cosa ci riserveranno le tendenze dei prossimi anni?
Sicuramente la moda entrerà sempre più a fare parte di tutti gli ambiti legati al Design, anche quello degli interni.

Saranno quindi le nuance di tendenza a dettare le regole, quali colori più femminili o gli accenti verdi, che richiamano anche la tendenza eco e bio.

Si utilizzeranno sempre più carte da parati dai motivi geometrici, che si ritrovano già in piastrelle e complementi, o con motivi floreali anche di grandi dimensioni.

Il velluto sarà uno dei materiali che caratterizzeranno gli anni a venire, è la miscela perfetta di lusso e comfort, a cui si abbineranno diverse finiture di materiali metallici, come l’argento, l’oro, lo stagno e il rame.

 

CONCLUSIONI

In tutti questi anni la curiosità non ha mai abbandonato Carla che ancora oggi, insieme a tutti noi, non vede l’ora di scoprire quali sono i nuovi trend e proporli entusiasta ai suoi clienti. I 40 anni di attività di Modulor sono solo un punto di partenza e un incentivo alla continua crescita e ricerca.

Ps: anche se gli anni passano Carla è sempre giovane, non invecchia mai 🙂